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In passivo (39 miliardi di won) il bilancio 1997 della Hanjin
L'anno precedente la compagnia sudcoreana aveva registrato un attivo di 9 miliardi di won. Scarseggiano nei porti asiatici i container vuoti
27 aprile 1998
Prosegue la crisi economica in Asia, contrassegnata da sporadici accenni di ripresa, flebili segnali quasi inavvertibili in una crisi generale che non risparmia nessuno. Arrivano ora i dati di bilancio della compagnia sudcoreana Hanjin, che nel 1996 aveva registrato un attivo netto di 9 miliardi di won. Nel 1997 la situazione si è capovolta e la compagnia ha subito un passivo netto di 39 miliardi di won (circa 25 milioni di dollari). Nel passivo sono state registrate notevoli perdite di cambio.
C'è anche carenza di container vuoti nei porti asiatici. Ne ha dato notizia l'Association of South East Asian Nations (ASEAN), che ha formato un comitato di lavoro incaricato di indagare sul fenomeno. Molti porti sostengono che la scarsità di container dipenda dal decremento delle importazioni, in larga parte determinato dal ribasso delle valute locali che ha avuto inizio in luglio.
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