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La Hapag-Lloyd, la compagnia recentemente venduta alla Preussag, prevede di registrare quest'anno un aumento del 27 per cento del traffico container rispetto al 1997, tuttavia non vi sarà un incremento dei profitti a causa della crisi che ha colpito le economie asiatiche. La crescita, stimata in 300 mila teu (quota che porterebbe alla movimentazione complessiva di 1,4 milioni di teu), sarà procurata soprattutto dallo sviluppo del traffico nelle aree asiatiche e del Pacifico.
Secondo la compagnia lo squilibrio tra le partenze per l'Asia, in diminuzione, e quelle in arrivo dall'Asia, in aumento, e la svalutazione delle valute locali, rendono difficile far salire i profitti nel settore del trasporto container. Le entrate saranno quindi analoghe a quelle del 1997 (85 milioni di marchi), che invece superarono quelle dell'anno precedente, ed è previsto un ulteriore calo delle rate di nolo, che l'anno scorso scesero tra il 7 e il 14 per cento.
I container trattati nel primo trimestre di quest'anno sono intanto aumentati del 23 per cento.
L'Hapag-Lloyd ha inoltre intenzione di ordinare nelle prossime settimane la costruzione di quattro navi portacontainer da 4.800 teu, e di investire nei prossimi cinque anni 1,2 milioni di marchi nel settore container, destinando metà della cifra all'armamento.
I profitti lordi della compagnia sono aumentati del 35 per cento l'anno scorso a 185 milioni di marchi, mentre il settore turistico ha contribuito con 175 milioni di marchi. La Hapag-Lloyd progetta inoltre di aumentare la sua quota nella TUI, il grande tour operator europeo, dal 30 al 50 per cento; mentre la Preussag ha intenzione di ridurre la sua partecipazione nella Hapag-Lloyd dal 99,2 al 50 per cento. |
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