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"Il Porto vive di cose vive. Il Porto è un corpo vivo". E' animato dalla merce, o meglio dalla Regina Merce descritta dalle parole di Maurizio Maggiani nello scritto che fa parte, insieme con le fotografie in bianco e nero di Gabriele Basilico e le sequenze fotografiche a colori di Jean-Louis Schoellkopf, della mostra sul porto di Genova allestita nella Sala delle Compere di Palazzo San Giorgio.
E' la Regina Merce a determinare le sorti e le fortune di un porto, e a Genova - scrive Maggiani - "perché si potesse fondare questo Porto, uno dei pochi grandi porti del mondo, sono dovuti tornare conti di una complicazione inaudita, giochi di prestigio tra correlazioni a prima vista impossibili".
Secoli di lavoro. Una storia. Per questo "chi pensa al porto è autorizzato a pensare all'antica" dice Maggiani, e suggerisce Basilico con grandi quadri fotografici in cui ogni particolare è frammento di un'epoca. Ma "il tempo del porto è il tempo di un corpo vivo. E' ritmo" continua Maggiani, un ritmo scandito dalle fotografie - quasi fotogrammi - della macchina di Schoellkopf.
La mostra, inaugurata oggi e aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 fino al 30 luglio, consentirà al visitatore di avvicinarsi con l'emozione e la cultura al Regno della Regina Merce. Un percorso del cuore e del sudore che fa dire a Maggiani "amo la città del Porto, non faccio che camminarci dentro, e guardarla e sentirla. Io che commercio in parole, roba che non viaggia per mare, che non si imbraga con la giapponese e è troppo poca anche per un container solo". |
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