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Cresce il traffico crocieristico nel porto di Napoli
In occasione dell'arrivo della "Grand Princess" il presidente dell'ente portuale, Francesco Lauro, parla dei progetti dello scalo in questo settore
3 giugno 1998
E' arrivata oggi a Napoli la "Grand Princess" della Princess Cruises. Francesco Lauro, presidente dell'Autorità Portuale, in occasione dell'ingresso in porto di questa nuovissima e imponente unità, varata il mese scorso negli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone, ha ricordato che "l'arrivo della nave più grande del mondo nel porto di Napoli è solo l'ultima di una lunga serie di navi di nuova generazione che stanno quest'anno scalando lo scalo partenopeo. Il nostro porto, difatti, è diventato una delle mete crocieristiche più richieste nel mondo".
Lauro ha sottolineato che gli ultimi dati statistici relativi ai primi mesi di quest'anno indicano una crescita ancora superiore a quella record del 30 per cento ottenuta lo scorso anno. E il '97 si era chiuso con un traffico passeggeri complessivo di 6.856.334 unità, di cui 430.506 relative al comparto crociere.
Un numero di passeggeri - ha aggiunto il presidente - "che pone Napoli ai vertici della classifica internazionale dei porti e che sottolinea l'urgenza del riassetto urbanistico di un'area interessata da un così intenso traffico. L'Autorità Portuale sta da questo punto di vista procedendo per gradi. Il progetto di riorganizzazione del polo turistico-passeggeri del porto di Napoli si suddivide in quattro fasi. La complessità dell'operazione anche dal punto di vista finanziario richiede una suddivisione per fasi. Ma non solo. La separazione culturale prima che architettonica oggi esistente tra Napoli ed il suo porto ha bisogno per essere superata di un graduale processo di realizzazione e di assimilazione".
"A partire - ha detto Lauro - è stata la parte del progetto che riguarda l'abbattimento della cancellata del Beverello, insieme con una serie di interventi, inizialmente di natura provvisoria, per pedonalizzare l'area, per congiungerla con la città, per eliminare i parcheggi ed introdurre zone verdi. I lavori per l'abbattimento della cancellata e del muro iniziati alcuni giorni fa dovrebbero terminare entro un mese. Sarà il primo passo di un processo di risistemazione urbanistica di tutta l'area occidentale del porto. Un processo graduale che dovrà incidere profondamente sul tessuto portuale. Dovrà trasformarlo in ciò che non è, non è mai stato: il luogo del tempo libero, dello svago, degli spazi verdi, il luogo dove acquisire informazioni sulla città e sulla regione, il luogo dove godere della vista dalla spettacolare pensilina della Stazione Marittima dell'arrivo delle navi da crociera o della collina su cui domina Castel Sant'Elmo. E continuare ad essere al contempo il luogo del lavoro per i tanti operatori portuali impegnati in attività legate al traffico passeggeri. Perché in alcun modo l'apertura del porto alla città potrà inficiare l'organizzazione delle attività proprie dello scalo".
"Ma l'arrivo di queste splendide navi - ha aggiunto Lauro - sottolinea anche come sia urgente attrezzare l'area passeggeri per renderla confortevole, attraente, un luogo dove sia piacevole sostare e trascorrere del tempo. Un'area attrezzata turisticamente ed anche tecnicamente. Mi riferisco alla necessità di raddoppiare gli ormeggi, prevedere dei terminal moderni ed efficienti. Nel nostro piano ne sono previsti tre: un nuovo terminal per il golfo al Beverello, un moderno terminal crocieristico alla Stazione Marittima ed un terminal per il cabotaggio all'Immacolatella. Il nostro intento è, partendo dall'area occidentale, di ridefinire e risistemare tutto lo scalo partenopeo, tutte le sue banchine, tutte le sue infrastrutture, tutte le sue funzioni. Mi riferisco in particolare al potenziamento della cantieristica e al consolidamento del settore commerciale. Il nuovo piano operativo triennale a cui spetta di stabilire le funzioni del porto per l'arco del triennio 1998-2000 sarà a breve portato in Comitato Portuale. Il passo successivo sarà quello di por mano al nuovo piano regolatore portuale da cui dovrà dipendere la riscrittura in termini urbanistici del nostro porto".
Il traffico passeggeri nel porto di Napoli nel periodo 1995-1997
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