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Meno perdite di navi con società di classificazione più forti
Nel corso degli ultimi vent'anni l'età media della flotta mondiale è passata da 12 a 19 anni, ma l'incidenza delle perdite di navi è scesa da 5 a 1,5 per mille
19 giugno 1998
La ristrutturazione delle società di classificazione ne riduce il numero, ma le rende più forti. E' il parere di Patrick O'Ferrall, presidente del Lloyd's Register, il quale ha dichiarato che nel corso degli ultimi vent'anni l'età media della flotta mondiale è cresciuta di due terzi, ma la percentuale di perdite di navi è diminuita d'altrettanto. Dopo il 1978 l'età media è passata da 12 a 19 anni, mentre l'incidenza delle perdite è scesa da 5 a 1,5 per mille; e questo grazie soprattutto all'opera delle società di classificazione.
Il presidente del Lloyd's Register si augura che la maggior parte delle società armatrici entro il prossimo 1° luglio si sia uniformata ai regolamenti del Codice ISM. "C'è una manciata di società che non si adeguano - ha detto O'Ferrall - ma noi non possiamo permettere che traggano profitto dalla decisione di non accettare dei regolamenti che sono validi sul piano internazionale".
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