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Crociere nel Mediterraneo: tutti prevedono un 1998 record
Attesa per la seconda edizione del Seatrade Mediterranean Cruise & Ferry Convention, in programma il prossimo settembre a Genova, per un primo bilancio ufficiale
19 giugno 1998
Il prolungamento di due mesi della stagione crocieristica consentirebbe di mantenere le navi nel Mediterraneo e di evitare il trasferimento delle linee nei Caraibi. Il settore delle crociere nell'area mediterranea è in sensibile sviluppo, ma per Fabio Capocaccia - presidente di Medcruise - la chiave di volta per fare di questa regione un mercato crocieristico a trecentosessanta gradi è proprio racchiusa in quei sessanta giorni. La bassa stagione si è comunque ridotta dai 6-7 mesi di alcuni anni fa agli attuali cinque, ma restano nel Mediterraneo i particolari picchi di traffico dei mesi di aprile e di ottobre, mentre nei mesi centrali dell'alta stagione alcune linee vengono spostate verso il Nord Europa.
A creare le condizioni per attuare questa svolta concorre, per Capocaccia, una nutrita serie di fattori ed è necessario il coinvolgimento e il coordinamento in molti soggetti diversi, come le regioni, i comuni, gli enti, le associazioni locali e gli operatori del settore.
Una coesione d'intenti che verrà incentivata e promossa nella seconda edizione del Seatrade Mediterranean Cruise & Ferry Convention, che si svolgerà alla Fiera Internazionale di Genova dal 15 al 18 settembre 1998. Capocaccia, in qualità di presidente del comitato organizzativo italiano della manifestazione, ha presentato oggi l'avvenimento a Palazzo San Giorgio a Genova, sottolineandone proprio il carattere promozionale e commerciale. Rispetto alla prima edizione del 1996 - hanno anticipato gli organizzatori - le prenotazioni e le adesioni confermano per quest'anno una crescita pari ad almeno il 50 per cento: i 12.700 metri quadri dell'esposizione ospiteranno 400 aziende specializzate provenienti da una trentina di paesi, parteciperanno 550 congressisti in rappresentanza di circa cinquanta nazioni e sono attesi 6.000 visitatori. Capocaccia ha sottolineato anche la crescita della partecipazione dei porti crocieristici che fanno parte dell'associazione Medcruise, che salirà dai 5-6 della manifestazione di due anni fa ai trentacinque del prossimo settembre, riuniti in un unico spazio di 550 metri quadri.
Un evento 'business to business' ha confermato il presidente della Fiera di Genova, Carla Gardino Prato, affermando che "una manifestazione come Seatrade, in termini di ricaduta economica complessiva sul territorio, genera qualcosa come 22-23 miliardi di lire". Una previsione forse più ottimistica rispetto a quella formulata da Emilio Sacchi, presidente della Stazione Marittima Porto di Genova, che ha parlato di "ricadute del Seatrade sull'economia turistica locale valutabili in circa 10 miliardi di lire".
Valutazioni economiche a parte, il buon andamento del settore crocieristico nel Mediterraneo è stato descritto da Christopher Hayman, amministratore delegato della Seatrade Organization: "siamo all'inizio della stagione '98, ma le previsioni dicono che questo sarà un anno record per le crociere e si registrerà il maggior numero di passeggeri sulle navi da crociera nel Mediterraneo". Una valutazione che Hayman ha avvalorato sostenendo che ci sarà un numero maggiore di navi su queste rotte, unità che disporranno inoltre di un'accresciuta capacità di trasporto. Sarò maggiore rispetto agli scorsi anni anche il numero di linee e quindi di proposte turistiche. "Il Mediterraneo attrae navi di tutti i tipi: da quelle di lusso a quelle di piccola o grande taglia" ha detto Hayman, aggiungendo che le compagnie di navigazione sono concordi nell'affermare che le linee mediterranee hanno rese economiche altissime.
L'interesse per il Mediterraneo è forte anche per il mercato nordamericano: l'amministratore delegato di Seatrade Organization ha ricordato che nel '96 i vettori statunitensi hanno impiegato 689 navi crociera in questa regione, mentre nel '97 sono salite a 757 e la previsione per il '98 è di oltre 800 unità.
Hayman ha sottolineato anche l'importanza crescente assunta dai cruise ferry e dai fast ferry, ma - ha aggiunto Sacchi - il mercato dei traghetti è in generale ascesa, spinto dalla ricca economia turistica delle isole del Mediterraneo, Sardegna in testa.
In attesa di dati a consuntivo, Seatrade ha informato che negli ultimi cinque anni il movimento passeggeri nei porti del Mediterraneo è raddoppiato, con una crescita superiore all'area capofila tradizionale delle crociere mondiali, i Caraibi. E le previsioni sono per un ulteriore aumento.
Ma di numeri oggi non si è parlato. Certo gli operatori del settore a giugno qualche dato in mano dovranno pur averlo: sarà scaramanzia, ma nessuno ha evidentemente intenzione di mettere il carro davanti ai buoi.
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