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Con la Sine Maersk, la compagnia di navigazione Maersk Line ha ricevuto la decima unità della serie da 6600 teu, che entro l'anno prossimo verrà completata con altre cinque unità (inforMARE del 9 giugno). L'armatore danese aveva ordinato ai cantieri nazionali nove di queste navi e aveva successivamente portato l'ordinazione a dodici e poi a quindici unità, di cui sei della serie "S" da 7260 teu.
Ieri la compagnia ha inoltre annunciato di aver ordinato sei portacontainer da 3700 teu al cantiere Odense Steel Shipyard Ltd. Le navi saranno consegnate a partire dal 2000 e sostituiranno alcune unità dell'attuale flotta.
Con queste e con altre portacontainer ricevute dai cantieri navali la compagnia accentuerà la sua posizione di leadership nel settore delle flotte container, che alla fine dello scorso aprile vedeva ai primi venti posti le seguenti compagnie:
| teu
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Maersk | 325.190 |
Evergreen | 257.050 |
P&O Nedlloyd | 242.315 |
Hanjin - DSR | 241.900 |
COSCO | 230.930 |
Sea-Land | 209.120 |
NOL/APL | 200.550 |
MSC | 183.790 |
NYK | 172.160 |
Mitsui OSK | 125.440 |
Hyundai | 119.165 |
Canadian Pacific | 106.140 |
Zim | 103.970 |
Hapag-Lloyd | 101.545 |
K Line | 97.450 |
OOCL | 97.195 |
CMA/CGM | 92.795 |
Yang Ming | 87.760 |
Cho Yang | 62.023 |
UASC | 54.720 |
La Maersk ha dunque superato il limite di 300.000 teu ed ha un carnet di ordinazioni che la porteranno vicino ai 400.000 teu. E' e rimarrà alla testa della graduatoria delle flotte container; potrebbe essere superata soltanto dalla fusione di due grandi vettori concorrenti, ipotesi non azzardata considerando la tendenza alle concentrazioni che interessa tutti i settori dell'economia e dell'industria mondiale.
L'operazione di questo tipo attualmente più probabile potrebbe però avvantaggiare la stessa compagnia danese: c'è infatti la possibilità che gli azionisti della CSX decidano di non effettuare ulteriori investimenti nella Sea-Land, visto che la compagnia non attende la consegna di navi e non ha fatto ordinazioni. Nell'eventuale cessione della Sea-Land l'acquirente più probabile sarebbe proprio la Maersk, che diverrebbe un carrier con oltre mezzo milione di teu.
Quanto alle alleanze che legano più vettori sulle rotte orizzontali continentali, per capacità di trasporto complessiva il primo posto spetta alla Grand Alliance (P&O Nedlloyd, Hapag-Lloyd, NYK, OOCL e MISC) con oltre 620.000 teu. Segue l'alleanza delle due compagnie Maersk e Sea-Land, che operano in joint su quasi tutte le rotte. Insieme hanno navi della portata complessiva di 534.310 teu. Al terzo posto la New World Alliance (NOL/APL, Hyundai, Mitsui) con 445.255 teu e poi l'ultima nata, l'United Alliance, con 328.643 teu.
In sede di servizi continentali orizzontali non bisogna poi trascurare l'Evergreen, che allinea 124 navi per 257.050 teu ed opera senza far parte di alcuna grande alleanza (ha solo qualche accordo con il Lloyd Triestino per il traffico Europa - Asia). Ma il suo programma di costruzioni di 27 navi per 82.800 teu le permetterà di conservare ampiamente il secondo posto nella graduatoria mondiale. |
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