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Secondo l'Institute of London Underwriters (ILU), le perdite totali di navi continuano a diminuire. Infatti le perdite avvenute nel 1997 e nel primo semestre di quest'anno sono ben lontane da quelle patite all'inizio degli anni novanta.
Nel primo trimestre di quest'anno le navi perdute sono state 24 e nel secondo trimestre 18, un totale di 42 unità per 210.673 tonnellate di stazza lorda, contro 48 navi per 376.502 tsl nello stesso periodo dello scorso anno. Tra le navi perdute vi sono state 26 navi per merci varie, 5 rinfusiere e 3 petroliere.
Quanto alla suddivisione delle perdite per bandiere, in testa a questa non invidiabile classifica troviamo Belize con 5 navi, seguita da Bahamas con 4, da Panama con 4, da Cipro con 3, da Liberia con 3 e da St. Vincent et Grenadines con 3.
Ma i numeri peggiori riguardano la perdita di vite umane. Nel primo semestre di quest'anno sono state 159 contro 142 nello stesso periodo del 1997. E bisogna considerare che la statistica dell'ILU tiene conto solo delle unità superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda, e non prende in esame le navi da pesca e i piccoli traghetti, dove si verifica il maggior numero di perdite di vite umane. Da segnalare nel secondo trimestre di quest'anno la perdita nel corso di un ciclone della rinfusiera Golden Harvest di 12.535 tsl, costruita nel 1975, e della nave frigo Spring Dream di 12.783 tsl, distrutta da un incendio. |
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