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Le autorità portuali di Napoli e di New York - New Jersey hanno stretto un accordo di gemellaggio per la cooperazione tra i due scali in diversi settori: da quello commerciale, alla creazione di nuove linee di traffico, alle attività connesse alle riparazioni navali, alla difesa dell'ambiente, alle tecnologie e anche in campo culturale. L'intesa, che è stata siglata dal presidente dello scalo partenopeo Francesco S. Lauro e dal vice presidente del porto newyorkese Charles A. Gargano e sarà ufficializzata in una cerimonia che si svolgerà a Napoli tra alcune settimane, è il risultato di una serie di incontri svolti dai vertici dei due porti negli ultimi mesi, in particolare con la visita nella città americana nell'aprile scorso del presidente dello scalo napoletano e con la missione del giugno scorso del management del porto statunitense in Italia.
Dal punto di vista operativo - ha detto Lauro - "daremo vita ad un gruppo di lavoro con i rappresentanti dei due porti che dovranno realizzare gli obiettivi posti alla base del gemellaggio. Il porto di Napoli non potrà, almeno mi auguro, che giovarsi di questo accordo e non potrà che ricevere positivi stimoli da un porto grande e moderno come quello di New York e New Jersey. Le opportunità di cooperazione in tal senso saranno varie, ma mirate e punteranno allo scambio di informazioni, conoscenze, know-how".
Gargano ha inoltre sottolineato il legame storico tra i due porti, ricordando che "dal porto di Napoli è partito il 90 per cento degli emigranti italiani diretti verso New York. Questo gemellaggio è anche una ricongiunzione ideale tra due città che hanno avuto un ruolo così determinante nei destini di tanti uomini e donne".
L'accordo - afferma una nota dell'ente portuale napoletano - giunge in un momento in cui lo scalo partenopeo raggiunge significativi risultati nel campo del traffico commerciale, aumentato negli ultimi due anni di oltre il 40 per cento ed in quello del traffico crocieristico incrementato di circa il 60 per cento, ma giunge anche alla vigilia delle trasformazioni infrastrutturali e di servizio previste dal piano operativo triennale approvato all'unanimità. |
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