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Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto sull'apertura dell'aeroporto di Malpensa
I vettori comunitari potranno continuare a operare a Linate, ma con una quota massima pari al 34% delle frequenze effettuate nella precedente stagione IATA
12 ottobre 1998
E' stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-bis sull'apertura del nuovo aeroporto milanese di Malpensa, prevista per il prossimo 25 ottobre. La precedente versione del decreto, che prevedeva un drastico spostamento dei voli dall'aeroscalo di Milano Linate a quello di Malpensa, era stata bocciata dalla Commissione Europea, in accoglienza delle proteste di nove compagnie aeree che avevano denunciato una possibile distorsione della concorrenza a vantaggio dell'Alitalia (inforMARE del 15 settembre e precedenti). Le trattative febbrili condotte fino alla scorsa settimana, con continui colloqui tra il ministro dei Trasporti e della Navigazione Claudio Burlando e il commissario europeo ai Trasporti Neil Kinnock, avevano riavvicinato posizioni che sembravano inconciliabili. Kinnock aveva dichiarato venerdì scorso che, sebbene avesse potuto vedere solo una bozza del testo del decreto-bis, gli sembrava che la nuova normativa del governo italiano avesse accolto le esortazioni di Bruxelles a rispettare le regole comunitarie. "Le nuove regole - aveva detto - assicureranno una reale concorrenza e lavoreranno a favore dei passeggeri. Visto che i preparativi dureranno fino al completamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie che collegheranno il centro di Milano con Malpensa, essi permetteranno anche di sviluppare il traffico a Malpensa. Questa è l'ultima settimana in cui le compagnie aeree potranno avere la possibilità di stabilire una nuova programmazione per il 25 ottobre e io ho dichiarato la mia perplessità riguardo al fatto che le autorità italiane potessero predisporre un decreto valido sul piano legale prima di questa data".
I quattro articoli del nuovo decreto stabiliscono innanzitutto che (art. 2) le disposizioni sulla ripartizione del traffico aereo si applicano dal 25 ottobre fino alla data di "completamento e messa in esercizio del collegamento ferroviario diretto tra Milano e Malpensa con due frequenze ogni ora e della corsia di emergenza dell'autostrada A8". L'articolo 3 stabilisce che dal 25 ottobre possano continuare ad operare sullo scalo di Linate solo i vettori comunitari "esclusivamente per collegamenti già precedentemente in essere e con aeromobili della medesima capacità, nel limite del 34% delle frequenze realmente effettuate nella precedente corrispondente stagione di traffico IATA". Nell'ambito della quota massima del 34% "le frequenze operabili sull'aeroporto di Linate possono essere effettuate in modo totalmente flessibile come scelta di destinazione, nell'ambito di collegamenti già in essere nella precedente omologa stagione di traffico". L'articolo 3 stabilisce inoltre che i vettori comunitari possono operare su Linate con un minimo garantito di 18 frequenze settimanali, su destinazioni già operate, "non oltre comunque il numero delle frequenze già effettuate nella precedente omologa stagione". L'articolo 4 stabilisce che i voli di linea e non di linea intercontinentali, internazionali, intracomunitari, nazionali e regionali possono essere operati sugli scali di Malpensa e di Bergamo Orio al Serio, e che l'aviazione generale può utilizzare lo scalo di Linate.
Visti i precedenti, ora che il testo del nuovo decreto è disponibile nero su bianco e su pubblicazione ufficiale della Repubblica Italiana, si attendono con ansia i commenti di Kinnock e delle compagnie aeree interessate dal provvedimento.
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