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Progetto per la creazione del 'Network dei porti del Mediterraneo occidentale'
L'iniziativa, chiamata Port-Net-Med, è stata presentata dalla Regione Liguria nell'ambito dell'azione comunitaria Interreg II C
29 ottobre 1998
L'intenzione è di formare tra i Paesi europei del Mediterraneo occidentale un network transnazionale e interregionale molto forte, che lavori per sviluppare l'economia marittima attraverso una serie di progetti allargati alla partecipazione delle nazioni della sponda meridionale del Mediterraneo. Un obiettivo ambizioso a cui stanno lavorando Spagna, Francia e Italia e che è inserito nell'ambito del programma comunitario Interreg II C che promuove proprio la cooperazione tra le diverse aree dell'Unione Europea svolta attraverso ricerche, progetti di fattibilità e azioni concrete.
L'iniziativa ha radici che risalgono a parecchi mesi fa, ma ora si sta passando alla fase operativa. Interreg II C, che dispone di un budget complessivo di 24,4 MECU (quasi 50 miliardi di lire italiane) è suddiviso in quattro sottoprogetti: il primo è generale e riferito al bacino del Mediterraneo, il secondo riguarda i sistemi di trasporto e di telecomunicazione, il terzo è riservato all'organizzazione urbana e metropolitana e l'ultimo alla valorizzazione dei patrimoni naturali e culturali. Lo scorso 5 agosto la Commissione Europea, Direzione Generale XVI, ha approvato il programma operativo dell'Interreg riferito allo "Spazio Mediterraneo occidentale - Alpi Latine" che comprende Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Toscana, Sardegna, Liguria, Corsica, PACA, Languedoc Roussillon, Catalunya, Comunidad Valenciana, Baleari, Murcia, Andalusia e le regioni interne Umbria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia e Rhône Alpes. Successivamente, il 28 e 29 settembre, è stata definita a Marsiglia la rosa dei progetti candidati ad ottenere il co-finanziamento comunitario e sono state individuate le partnership transnazionali e interregionali. In quest'ambito la Regione Liguria ha presentato il progetto Port-Net-Med per la "Creazione del network dei porti del Mediterraneo occidentale", elaborato con il concorso di tutte le autorità portuali del Tirreno, e ne è diventata 'coordinatore generale transnazionale'.
Graziano Mazzarello, vice presidente e assessore agli Affari europei, Infrastrutture e Trasporti dell'ente regionale ligure, ha descritto oggi la proposta di Port-Net-Med che affronta numerosi temi, tra cui: prospettive di sviluppo dei traffici marittimi, tutela della sicurezza della navigazione e delle operazioni portuali, sviluppo degli effetti di occupazione e di reddito diretti e indotti dalle attività marittimo portuali, sviluppo del turismo crocieristico, promozione dei porti del Mediterraneo occidentale, sistema di qualità dei servizi portuali. Dal punto di vista operativo il progetto, che ha una durata di 24 mesi e il cui costo è stato valutato in circa 2 MECU (4 miliardi di lire), prevede innanzitutto lo studio di questi fenomeni, ma anche la creazione di banche dati, la messa in rete dei diversi soggetti coinvolti nel ciclo di trasporto via mare e la sperimentazione di azioni pilota e di prodotti, come manuali e CD Rom.
Nell'epoca della globalizzazione prevale la tendenza alla coesione delle forze: "è vero - ha detto Mazzarello riferendosi ai porti liguri - che siamo in competizione con porti vicini, come Marsiglia o Barcellona, ma è anche vero che insieme con loro dobbiamo competere con altri sistemi portuali". All'azione di Port-Net-Med partecipano infatti, oltre alle regioni italiane Liguria, Piemonte, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, anche Région Provence Alpes Côte d'Azur, Région Languedoc Roussillon, Comunidad Valenciana e due organizzazione della Tunisia (Conseil National des Chargeurs/Union Tunisienne de l'Industrie, du Commerce et de l'Artisanat, Office de la Marine Marchande et des Ports).
Il vice presidente della Regione Liguria ha sottolineato in particolare l'interesse rivolto al cabotaggio, anche per le implicazioni transnazionali che riveste questo tipo di attività; "l'attenzione per lo short sea shipping - ha detto Mazzarello - è forte: in questo settore si è cimentato per primo Grimaldi con la linea Genova - Barcellona, ma sono ipotizzabili anche collegamenti nord-sud e anche per questo è stata coinvolta la Tunisia".
La quota che la Commissione Europea ha riservato al sottoprogramma relativo ai porti e ai trasporti è di 5 miliardi di lire. Mazzarello ha ricordato che i progetti sono finanziati per il 50 per cento dall'Unione Europea e, in Italia, per l'altro 50 per cento dal governo (ministero del Bilancio). Ma all'orizzonte ci sono soprattutto i 10.000 miliardi di lire che l'UE ha già stanziato per i programmi di integrazione transnazionale: l'obiettivo si sta già spostando sul programma Interreg III, in corso di definizione, che farà proprie le esperienze di cooperazione che si stanno ora concretizzando.
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