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I cantieri navali spagnoli versano in gravi difficoltà. Tre anni fa era stato approvato il "piano strategico di competitività" che avrebbe dovuto risanare il settore, ma ora la Sociedad Estatal de Participaciones Industriales (SEPI), organismo pubblico che è a capo delle industrie statali, si dice "preoccupata" per la situazione dei cantieri navali e per il pratico fallimento del piano. Le perdite sono superiori alle previsioni e i cantieri non redditizi non possono più beneficiare dell'aiuto statale, dopo che la Commissione Europea aveva fatto un'ulteriore, ma ultima, concessione. La SEPI aveva fissato all'anno 2001 il risanamento finanziario dei cantieri, ma in quella data gli stabilimenti che saranno in perdita dovranno terminare la loro produzione.
Esempio di questa situazione è il cantiere navale privato Astilleros de Huelva, il cui bilancio è in rosso per 10 miliardi di peseta, anche se la sua situazione deficitaria è dovuta in buona parte al mancato pagamento di 6,5 miliardi di peseta da parte della società Isnasa. Così gli amministratori del cantiere hanno dovuto portare la contabilità in tribunale. Un amministratore giudiziario procederà a negoziare i debiti con i creditori, tra i quali il principale è la previdenza sociale. Il cantiere presenterà un progetto di risanamento, che però prevede il prepensionamento di 500 dipendenti.
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