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Domenica arriverà a Genova la nave idrografica Mirto. La nave proviene dall'isola di Capraia dove ha condotto una breve campagna di rilievi e si fermerà all'ormeggio del Molo Vecchio nel Porto Antico fino al 16 novembre, quando si trasferirà alla Spezia, sua normale sede di dislocazione. Durante la sosta a Genova è previsto lo svolgimento di una serie di esercitazioni idrografiche a livello sperimentale. L'unità sarà visitabile nei giorni di sabato 14 e domenica 15 novembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.00.
L'unità, al comando del tenente di vascello Roberto Casula, è un ex dragamine costiero trasformato in unità idrografica; costruito tra il 1954 e il 1956 con 322 tonnellate di dislocamento, è lungo 44 metri e largo 8,5 ed ha 42 uomini d'equipaggio. Per lo svolgimento dei suoi compiti operativo il Mirto è dotato, tra l'altro, di un'imbarcazione idrografica attrezzata per rilievi portuali e sottocosta, e dispone di un ecoscandaglio di alti fondali Elso, di uno scandaglio per medi e bassi fondali Atlas Deso 25, di due scandagli portatili Deso 20 per imbarcazioni, di un ecoscandaglio a scansione laterale, di un sistema di riposizionamento GPS differenziale in VHF, di due sistemi di radioposizionamento a corto raggio Motorola Mini Renger III, di un ricevitore Loran C, di una batisonda Plessey, di un batitermografo, di una centralina meteo e di una serie di correntrometri.
Il Mirto, insieme con la quasi gemella Pioppo e l'Ammiraglio Magnaghi, costituisce la "squadriglia idrografica" della Marina Militare, in grado di assicurare con le apparecchiature più avanzate l'esecuzione dei rilievi idrografici nei mari di competenza e il loro continuo aggiornamento. Insieme con il Pioppo, anche il Mirto a partire dall'anno 2000 verrà sostituito da una nuova unità idrografica in costruzione nel cantiere Intermarine di Sarzana (La Spezia). |
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