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Una rinfusiera pachistana, la Delta Star, è bloccata dai creditori nel porto di Chittagong con trentun marittimi a bordo. E' una situazione che si è ripetuta già molte volte, per altre navi, nei porti italiani. Le prime vittime di questi episodi sono sempre i marittimi dell'equipaggio: quelli della Delta Star, privi di cibo e di carburante, sono ridotti ad un magro pasto il giorno.
La nave, che appartiene alla Tristar Shipping Lines di Karachi, è trattenuta a Chittagong dallo scorso 30 giugno, e i marittimi, che non ricevono paga dal novembre 1997, non possono lasciare la nave per non perdere i diritti sui salari arretrati e sulle varie indennità. Il credito ipotecario è dell'istituto bancario Allied Bank of Pakistan, che ha intentato una causa contro gli armatori per il recupero dei crediti. Il comandante della nave, Khwaja Bakhtyiar Saleem, ha dichiarato che la compagnia armatrice ha fatto bancarotta.
La Delta Star, che trasportava grano da un porto francese, si era ormeggiata a Chittagong il 20 maggio ed aveva completato lo sbarco il 30 giugno. A causa del mancato pagamento da parte degli armatori dei diritti portuali, l'unità era stata trasferita in un ormeggio non operativo. I fornitori che vantano crediti per il carburante, la ADH Corporation, mandano a bordo ogni giorno, a puro titolo umanitario, dei rifornimenti all'equipaggio, che è costretto ad attendere la pioggia per avere acqua potabile. Non esiste tra l'altro nel Bangladesh un'organizzazione sindacale che possa aiutare i marittimi della nave.
Il capitano della Delta Star ha scritto a varie autorità pachistane chiedendo aiuto, lettere che sinora non hanno avuto risposta. E gli affamati marittimi della nave attendono un aiuto che probabilmente non arriverà.
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