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Commenti positivi e negativi sull'accordo per i transiti sulle strade alpine
Via libera ai camion di oltre 40 tonnellate in Svizzera e in Austria. 30,5 miliardi di franchi svizzeri per una rete di tunnel attraverso le Alpi
4 dicembre 1998
L'accordo raggiunto tra Svizzera e Austria da una parte e Unione Europea dall'altra sul transito dei Tir nelle autostrade alpine ha provocato nelle due nazioni, specialmente in Svizzera, commenti di segno opposto.
Il Consiglio federale svizzero ha espresso grande soddisfazione, perché sono stati accettati dall'UE i punti essenziali dell'accordo di Kloten, e le modifiche apportate riguardano solo il periodo transitorio. L'intesa con l'Unione Europea permette, secondo il governo elvetico, la realizzazione di una politica dei trasporti rispettosa dell'ambiente e più volte approvata con referendum. Inoltre l'accordo che riguarda il dossier dei trasporti permetterà di pervenire rapidamente alla conclusione di alcuni accordi a livello politico. La Svizzera ha aumentato il contingente di autorizzazioni per i veicoli pesanti superiori alle 40 tonnellate, che sarà completamente liberalizzato a partire dal 2005. E il pedaggio per questi Tir sarà di 180 ecu nel 2005, mentre per quelli inferiori alle 28 tonnellate il pedaggio sarà di 40 franchi svizzeri nel 2000, di 50 nel 2001, di 60 nel 2002, di 70 nel 2003 e di 80 nel 2004. Questo sistema di pedaggi è stato approvato da un referendum nello scorso settembre.
Con un altro referendum è stato inoltre approvato domenica scorsa l'investimento di 30,5 miliardi di franchi svizzeri per realizzare una rete di tunnel attraverso le Alpi. L'accordo è stato accolto con favore anche da parte della federazione svizzera del commercio e dell'industria (Vorort). Ma sono stati espressi anche commenti negativi: un portavoce di Greenpeace, secondo l'agenzia di stampa SDA, ha messo in guardia dall'aumento del traffico sulle strade, che renderà sempre più difficile proteggere il fragile ambiente alpino. Un gruppo di ecologisti ha inoltre dichiarato di opporsi nettamente all'accordo, almeno fino a che il governo non provi che questa scelta determina la riduzione del numero di camion sulle strade svizzere e un incremento del trasporto ferroviario. Contrario all'accordo, anche se per altri motivi, l'International Road Transport Union, che rappresenta gli interessi dei camionisti. Secondo l'unione l'imposizione dei pedaggi provocherà una riduzione degli scambi commerciali e un rallentamento della crescita economica.
Meno critiche sono state invece sollevate dall'accordo con l'Austria, che ha rinunciato ad ogni protezione speciale per il Brennero ed ha accettato la fine del sistema degli 'ecopunti' alla data del 1° gennaio 2004, ridistribuendo inoltre il pedaggio sull'intera tratta di attraversamento dell'Austria (Brennero - Kufstein) ad una cifra di 84 ecu.
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