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Il porto di Rotterdam progetta la realizzazione del Maasvlakte II
Verrà costruito con capitali pubblici (la diga di protezione) e privati (le aree portuali)
18 dicembre 1998
Il porto di Rotterdam è il primo in Europa nel traffico di container, ma non cessa di cercare nuove aree e progettare nuove strutture per aumentare la ricettività dei propri terminal. Frutto di una sana e corretta amministrazione, anticipa sempre i tempi e non è mai messo in crisi da inattesi flussi di traffico. Ora il governo sta studiando l'estensione in mare del bacino di traffico Maasvlakte, con la costruzione del Maasvlakte II, e studia la combinazione di finanziamenti pubblici e privati per realizzare l'opera. In una prima ipotesi il governo dovrebbe finanziare la costruzione di una diga di protezione, mentre al capitale privato dovrebbe toccare il riempimento di aree destinate al traffico e il compito di dotarle delle necessarie infrastrutture. Vi sarebbero già delle società interessate a questa parte del progetto.
Mentre si stanno coagulando su questo studio l'attenzione e l'interesse del mondo economico, si cerca anche l'accordo finale sulla superficie del Maasvlakte II. La direzione del porto punta su un'area di 1200 ettari, mentre l'ufficio centrale della pianificazione ritiene che 600 ettari siano sufficienti per le necessità del porto per i prossimi vent'anni.
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