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Nei giorni scorsi si è svolto a Versailles il congresso costitutivo della Federazione delle imprese di trasporto e logistica francesi, Transport et Logistique de France (TLF), che concretizza la fusione tra la Federazione francese del trasporto multimodale (Federation Française des Organisateurs / Commissionnaires de Transport - FFOCT) e la Camera dei noleggiatori e dei trasportatori industriali (Chambre des Loueurs et Transporteurs Industriels - CLTI).
Della nuova Federazione TLF fanno parte 4.000 imprese che danno lavoro a 230.000 persone e che generano un fatturato di 125 miliardi di franchi francesi l'anno.
Con una espressione un po' plateale, che richiama il nazionale liberté, égalité, fraternité, TLF si definisce "difensore dei tre grandi principi applicabili a tutti i settori d'attività: liberalizzazione, armonizzazione, chiarezza e trasparenza".
Se per quanto riguarda la liberalizzazione la Federazione appoggia incondizionatamente i concetti espressi nel 'Libro Verde' della Commissione Europea, per l'armonizzazione del settore marittimo e multimodale TLF reclama "l'applicazione uniforme di regole di concorrenza al settore dei trasporti marittimi, un equilibrio sia giuridico che economico tra i diversi soggetti nel settore dei prezzi e, nel segmento del trasporto terrestre europeo, l'estensione della deroga ai mezzi di 44 tonnellate ai tratti terrestri del trasporto marittimo". Per le attività portuali TLF domanda "la rapida adozione del principio d'applicazione delle regole di concorrenza e dell'armonizzazione delle pratiche amministrative, doganali e fiscali nei porti dell'Unione Europea".
Il presidente di TLF è Jean Chabrerie, l'amministratore delegato è Georges Meylan. |
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