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Incontro tra le autorità della città e del porto di Venezia con i lavoratori portuali
Le iniziative della Compagnia Lavoratori Portuali, come nel caso del Terminal di Verona Porta Nuova, non si fermano al solo ambito portuale
24 dicembre 1998
La 'sala chiamata', cuore storico delle attività portuali degli scali italiani, è stato il luogo d' in occasione degli auguri per le festività di fine anno. Non auguri di rito - ha dichiarato il sindaco Massimo Cacciari - ma l'impegno della città per nuovi investimenti e nuova occupazione nell'ambito di un ricambio generazionale mentre il porto con i suoi 2000 miliardi di fatturato, 18.000 addetti tra diretti ed indiretti e con oltre 10.000 transiti di navi l'anno, per oltre 25 milioni di tonnellate movimentate, si attesta tra i primi scali del Paese. Una crescita costruita con il contributo e con il sacrificio di tutti, in particolare della Compagnia Lavoratori Portuali (CLP) che, effettuando cospicui investimenti, è costantemente impegnata nell'adozione di nuove soluzioni tecnologiche per incrementare il lavoro di banchina. Le iniziative della CLP non si sono fermate però al solo ambito portuale ma, come è avvenuto nel caso della gestione da parte di una società che fa capo alla Compagnia del nuovo Terminal di Verona Porta Nuova, si è puntato anche su una struttura strategica per favorire l'avvicinamento dell'hinterland produttivo veneto al porto. "Questo è un traguardo e, per noi, una sfida che la Compagnia Portuale degli anni 2000 non vuole e non può vincere da sola - ha detto il console della CLP, Dante Bolognati - ma con l'impegno ed il contributo di tutta la città che nel porto, come ha testimoniato il sindaco Cacciari, ha riconosciuto uno dei suoi più qualificanti ed importanti elementi di sopravvivenza e di sviluppo della sua economia, sia in termini di reddito che di nuova occupazione". All'incontro sono intervenuti il presidente e il segretario generale dell'Autorità Portuale di Venezia, Claudio Boniciolli e Andrea Razzini.
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