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Nuova tassa in Brasile sui noli oceanici, sui noli charter e sulle controstallie
La relativa legge, emanata lo scorso 29 dicembre, prevede un'imposta compresa tra il 20 e il 25%
25 gennaio 1999
Notevole perplessità ha destato in Brasile la legge Medida Provisoria n. 1788 emanata dal ministero delle Finanze il 29 dicembre scorso, che introduce una tassa variante dal 20 al 25 per cento sui noli oceanici, sui noli charter e sulle controstallie se le cifre corrispondenti vengono pagate da compagnie residenti in Brasile a compagnie straniere che hanno domicilio nei cosiddetti 'paradisi fiscali'. Sono compresi in questa definizione quelle nazioni in cui l'imposta sul reddito non supera il 20 per cento.
Prima di questa decisione governativa, secondo fonti brasiliane del BIMCO, i noli e i redditi dei non residenti non erano sottoposti ad alcuna tassazione. E l'approvazione della Medida Provisoria n. 1788 aveva sollevato molti dubbi sulla reale portata del provvedimento, se i guadagni realizzati da compagnie straniere saranno o meno sottoposti a tassazione.
Da informazioni preliminari ricevute dal Segretariato del BIMCO sembra che la tassa debba essere applicata soltanto ai pagamenti effettuati da compagnie brasiliane a compagnie non brasiliane, individuando la nazionalità dalla residenza della compagnia che riceve i pagamenti. E' certo comunque che l'entrata in vigore della nuova legislazione, nonostante diverse interpretazioni, sia fissata dalla data della firma del presidente e del ministero delle Finanze.
I residenti delle nazioni che hanno scelto accordi di duplice tassazione con il Brasile forse otterranno esenzioni, ma non è comunque ad oggi disponibile una lista completa di questi paesi. Comunque tra le nazioni che sono ben conosciute come percettori di tasse sui guadagni da noli dei non residenti, il BIMCO è certo che i seguenti hanno stipulato accordi in merito con il Brasile: Argentina, Cile, Colombia, India, Russia e Sud Africa.
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