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Aumentano le difficoltà per gli armatori tedeschi, specialmente nel settore del noleggio di navi portacontainer
Sovracapacità di trasporto, calo della domanda e le turbolenze finanziarie in Estremo Oriente, in Russia e nell'America Latina hanno colpito il mercato dei trasporti marittimi
29 gennaio 1999
Calo dei tassi di nolo, la sovracapacità nel settore del trasporto dei container e la diminuzione della domanda stanno mettendo in crisi l'armamento tedesco. Uno dei settori più importanti per gli armatori, cioè il noleggio di navi portacontainer, ha infatti registrato nel corso degli ultimi due anni un calo del cinquanta per cento. Le turbolenze finanziarie in Estremo Oriente, in Russia e nell'America Latina - secondo quanto si legge nel rapporto annuale dell'associazione armatoriale tedesca VDR - hanno inoltre colpito il mercato marittimo più di quanto fosse previsto.
Il presidente dell'associazione prevede anni difficili, soprattutto per quelle compagnie che, facendo affidamento sul buon andamento precedente del mercato, per acquistare le loro navi hanno contratto prestiti a tasso d'interesse elevato.
Gli armatori tedeschi hanno tuttavia un barlume di speranza costituito dall'applicazione delle riforme fiscali messe a punto dal precedente governo, come l'applicazione dallo scorso 1° gennaio della tonnage tax, calcolata sul tonnellaggio delle navi e non sul traffico realizzato.
Il 30 settembre scorso la flotta mercantile appartenente ad interessi tedeschi constava di 1.729 navi per 17,6 milioni di tonnellate di stazza lorda, mentre la flotta di bandiera tedesca totalizzava 798 navi per 7,65 milioni di tonnellate di stazza lorda.
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