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L'operatore svizzero Hupac nel 1998: tempi duri per il trasporto combinato
L'attività è cresciuta del 4,2 per cento rispetto al 1997, ma per quest'anno è previsto un rallentamento della crescita
2 febbraio 1999
L'operatore svizzero del trasporto intermodale Hupac nel 1998 ha registrato un traffico superiore del 4,2 per cento rispetto a quello del 1997. Ecco i risultati:
Spedizioni stradali
1998
1997
variaz. 97/98
Trasporto combinato non accompagnato transalpino
223.092
214.053
+ 4,2
Trasporto combinato non accompagnato import/export
39.103
39.428
- 0,8
Autostrada viaggiante
48.091
44.985
+ 6,9
Trasporto combinato non accompagnato: traffico naz. Italia
2.881
1.921
+50,4
Traffico totale
313.167
300.387
+ 4,2
Nel primo quadrimestre del 1998, rileva l'Hupac, si è registrata una crescita del trasporto combinato del 10,4 per cento, mentre nel secondo trimestre dell'anno è stata rilevata una stagnazione. Questa tendenza è stata osservata in tutti i settori del trasporto.
Per il trasporto su strada invece la situazione è completamente diversa: nel corso dell'anno in esame il traffico transalpino è notevolmente aumentato rispetto al 1997. L'incremento è stato registrato anche nella seconda metà dell'anno, mentre in questo periodo il trasporto su rotaia aveva già registrato una contrazione sensibile.
Le cause di questa evoluzione, secondo l'Hupac, sono le seguenti:
La costante carenza di qualità di alcune reti, soprattutto di quelle che mostrano scarso impegno nell'attuazione della riforma ferroviaria.
I conflitti sociali generati dalla riforma ferroviaria, con tutte le relative conseguenze (astensioni dal lavoro, scioperi bianchi, ritardi dei treni, ecc.).
La sovraccapacità del volume di carico su strada (crisi in Russia e nell'Europa centrale) e quindi un'offerta eccessiva di autocarri con dumping dei prezzi.
Per tutti questi motivi, afferma l'Hupac, il trasporto combinato risulta meno attraente del trasporto su strada e non è più concorrenziale su tutte le relazioni.
Quanto alla conclusione delle trattative tra la Svizzera e l'Unione Europea, l'Hupac ritiene che l'accordo è da valutarsi sostanzialmente in modo positivo, anche se alla politica si chiede l'attuazione di misure concrete per la limitazione del traffico di transito stradale. Dopo la conclusione delle trattative bilaterali e con l'introduzione del limite di 40 tonnellate a partire dall'anno 2001, il transito su strada attraverso la Svizzera eserciterà un'attrattiva molto più forte, nonostante l'aumento dei pedaggi stradali. L'Hupac ritiene pertanto necessarie misure di sostegno per impedire che i trasporti vengano ulteriormente trasferiti dalla rotaia e/o dal trasporto combinato alla strada. La società ritiene necessari:
L'esenzione completa dalla TTPCP per il traffico da e per i terminal.
La ripartizione del contingente stradale per i trasporti di 40 tonnellate in Svizzera su base proporzionale all'utilizzo del trasporto combinato.
Tariffe agevolate per le tratte nel transito su rotaia.
Agevolazioni per investimenti finalizzati ad assicurare una capacità sufficiente dei terminal per il trasporto combinato.
Quanto alle previsioni per il 1999, Hupac afferma che con una quota maggioritaria di partecipazione nell'operatore olandese Trailstar, e una compartecipazione del 30 per cento nell'operatore svedese SweKombi, è riuscita ad inserirsi direttamente in altri importanti mercati. Tuttavia per il 1999 Hupac prevede una crescita rallentata.
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