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Gli autotrasportatori, pur essendo parte determinante nei traffici merci mondiali, pensano che la loro attività non sia ben conosciuta e adeguatamente apprezzata dalla società. Non solo, ma devono anche combattere lotte sovente impari contro i committenti del trasporto, che in questo segmento trovano forse la possibilità di ottenere risparmi di scala, facendo anche conto sull'inevitabile frammentazione della categoria. Inoltre gli autotrasportatori vengono qualche volta usati contro la loro volontà come arma nei confronti di istituzioni e governi. Come nella terza settimana di gennaio, quando quattromila autotrasportatori polacchi e stranieri alla frontiera tra Polonia e Lituania sono stati in pratica presi come ostaggio dagli agricoltori polacchi che protestavano contro misure adottate nei loro confronti e per giorni non hanno potuto proseguire il loro viaggio.
Da tempo se ne preoccupa l'IRU, che è l'unione internazionale che raggruppa gli autotrasportatori, che ha ora preparato una campagna pubblicitaria fondata su uno slogan che vuol avvicinare l'autotrasporto al grande pubblico. L'IRU dunque annuncerà un accordo fra Daimler-Chrysler, che costruisce camion, e la Kögel Fahrzeugwerke, una delle principali società europee che costruiscono rimorchi e cassoni per camion. La campagna pubblicitaria verrà trasmessa sulla catena televisiva della CNN e tenderà a sottolineare il ruolo indispensabile dell'autotrasporto. Inoltre nuovi spot pubblicitari verranno diffusi nel secondo semestre di quest'anno in oltre 70 milioni di abitazioni e in mezzo milione di camere d'albergo di 88 nazioni europee, africane a asiatiche. |
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