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Viene riattivata nel porto di Napoli, dopo quattro anni, l'attività degli ex Cantieri Navali Partenopei. E' stata infatti presentata oggi nel porto campano la costituzione della cooperativa Megaride, la società che riavvierà il lavoro nello stabilimento, uno dei cantieri più antichi dello scalo. Megaride è nata dopo mesi di trattative, mediate dall'ente portuale di Napoli, tra la società Ecolmare e i lavoratori dell'ex cantiere costituitisi in cooperativa, e dispone di un capitale sociale di 3,5 miliardi di lire formato dall'anticipazione delle mobilità richieste ai singoli soci lavoratori e dagli apporti dei soci sovventori Ecolmare. Gli investimenti complessivi per concretizzare l'iniziativa ammontano a 6,5 miliardi di lire, di cui una parte impiegati per l'ammodernamento del cantiere che è situato alla Marinella, nella zona centrale del porto ed è dotato di un bacino galleggiante e di tre scali per la riparazione a secco.
I nuovi Cantieri Navali Megaride, che dispongono già di commesse per oltre 3 miliardi di lire, lavoreranno nel campo delle riparazioni, nella trasformazione e nella riparazione di qualsiasi tipo di nave e nella costruzione di nuove unità fino a 3.000 tonnellate di stazza lorda. I cantieri occupano attualmente 34 persone, che diventeranno 55 a regime. Si prevedono inoltre ripercussioni positive sull'indotto, soprattutto nel settore dell'attività di riparazione.
Alla presentazione della cooperativa sono intervenuti questa mattina il presidente della Lega delle cooperative Campania, Franco Russo, il presidente della cooperativa Megaride, Luigi Izzo, il presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Francesco Lauro, l'assessore del Comune di Napoli Raffaele Tecce, l'assessore al mare Piero Gallerano, il presidente della Provincia, Amato Lamberti, l'assessore provinciale Giulio Rossi Crespi e il segretario generale della CGIL Michele Gravano.
"Oggi - ha commentato Francesco Lauro - parte un'iniziativa importante per il suo peso occupazionale e perché si fonda sul modello della cooperazione tra impresa e lavoratori che è innovativo. Il risultato che oggi abbiamo raggiunto con la riapertura del cantiere è stato possibile grazie al lavoro intelligente, attento, di tutti i lavoratori, al sindacato, all'impresa, alle istituzioni. E' importante che si continui su questa strada con fantasia, con impegno perché il porto diventi sempre più centro motore del rilancio economico della città".
Il presidente dell'ente portuale ha inoltre ricordato i risultati raggiunti dallo scalo lo scorso anno, con la crescita del 41,33 per cento del traffico crocieristico (inforMARE del 5 febbraio) e del 7 per cento del traffico container, ed ha rilevato che anche "il settore delle riparazioni vive una stagione di rilancio: le banchine dedicate alle riparazioni navali sono sempre più occupate da navi e abbiamo questo cantiere che, dopo anni di dolorosa chiusura, riprende a lavorare e dà lavoro".
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