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Dal 24 aprile al 2 maggio il 24° Salone Nautico Galleggiante dell'Adriatico
Alla manifestazione, organizzata da Consormare, saranno presentate molte novità della cantieristica e dei servizi alla nautica
2 marzo 1999
Dal prossimo 24 aprile al 2 maggio il porto turistico di Jesolo ospiterà la ventiquattresima edizione del Salone Nautico Galleggiante dell'Adriatico: "per la nautica veneta sarà l'occasione del suo grande rilancio" afferma Gianni Dalla Pietà, presidente di Consormare, il Consorzio veneto per la promozione della cantieristica e del turismo nautico che organizza e gestisce la manifestazione. Dalla Pietà sottolinea infatti che il salone proporrà "molte novità sia sul piano costruttivo che dei servizi alla nautica. Sfileranno imbarcazioni fino a 22 metri di alcuni tra i più prestigiosi cantieri italiani, mentre affollate saranno piazzole e spazi acquei con natanti fino a 7,5 metri che, in questi ultimi anni, hanno fatto nella nautica italiana la parte del leone".
Agenzie nautiche, brokers, accessoristica, editoria specializzata, motori entro e fuori bordo, 'tenders' e gommoni con un vasto assortimento di tecnologia per la navigazione, rappresenteranno il cuore di questo 24° salone, che sarà inoltre arricchito da convegni e meetings mirati ai settori del turismo nautico, della sicurezza in mare, ecc. Alla manifestazione di quest'anno aderiscono inoltre nuove aziende leader del settore nautico, e non mancherà anche la pesca d'altura, che proprio a Jesolo - con il Big Game Tuna - ha raggiunto primati europei.
Il Salone rappresenta uno dei tasselli con cui la Regione Veneto mira a intessere rapporti sempre più stretti tra la cantieristica veneta e i porti turistici, valorizzando così il 'coast to coast' anche tra le dirimpettaie coste slovena e croata. In questo quadro si inseriscono i tre Piani di Area definiti dalla Regione per lo sviluppo delle zone costiere, che riservano proprio agli approdi turistici una prospettiva di sviluppo valutabile intorno ai 12 mila posti barca, distribuiti lungo tutto il territorio sia direttamente sul mare, sia nell'ambito di lagune e corsi d'acqua interni. "Nessuna mega-darsena - precisa l'assessore al Turismo Pierluigi Bolla - ma un'offerta diffusa e di qualità, con realizzazioni leggere e rispettose degli ambienti naturali soprattutto nelle acque interne". Anche Roberto Perocchio, presidente dell'associazione Approdi Turistici dell'Adriatico (25 darsene con 7.500 posti barca), sottolinea che "la sfida che viene lanciata assume particolare significato anche come momento di interscambio tra popoli che sul mare hanno profonde radici comuni, ed oggi anche la stessa volontà di incrementare questa ricchezza, cercando un dialogo comune mirato all'ottimizzazione dell'offerta, alla realizzazione di nuove infrastrutture, alla necessità di realizzare un sistema integrato di infrastrutture e servizi per il mercato diportistico internazionale". "Occorre anche - aggiunge il presidente di Consormare Gianni Dalla Pietà - un nuovo modo di essere imprenditori, superando situazioni anacronistiche che in passato hanno relegato i nostri manager di settore ad un ruolo più artigianale che industriale, collidendo così anche con lo sviluppo del turismo nautico che ha oggi bisogno di concrete scelte organizzative e strutturali con una sempre maggiore integrazione culturale e logistica riguardo all'offerta di beni e servizi".
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