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Alla fine del 1998 la flotta di navi da crociera era composta da 225 unità, di cui oltre la metà erano impiegate nel mercato americano. I passeggeri crocieristi trasportati annualmente sono stimati in 8,4 milioni, di cui 6,5 milioni negli Stati Uniti, 1,4 milioni in Europa e 500 mila in Asia. L'anno scorso oltre 5 milioni di americani hanno effettuato una crociera, generando un fatturato complessivo di 11 miliardi di dollari.
Le cifre che caratterizzano il mercato crocieristico hanno sorpreso gli esperti. Le forti perturbazioni che si sono verificate nei mercati finanziari, nelle Borse e nei mercati delle merci facevano pensare a ripercussioni negative anche nel settore delle crociere. Ma tutti gli indicatori fanno ormai ritenere che il settore del tempo libero e delle vacanze non abbiano risentito - almeno nelle nazioni occidentali - delle fluttuazioni del mercato borsistico internazionale.
I coefficienti di riempimento delle principali compagnie crocieristiche americane nel 1998, secondo il rapporto della Barry Rogliano Salles sui trasporti marittimi, dovrebbero risultare quasi uguali a quelli registrati nell'anno precedente. I prezzi di vendita delle crociere sono leggermente aumentati, ma rimangono sui livelli raggiunti nell'ormai lontano 1988.
Per quanto riguarda in particolare l'analisi del mercato statunitense, nel 1998 - come detto - oltre 5 milioni di americani hanno effettuato una crociera, e le previsioni indicano che nel 2000 saranno almeno 6 milioni.
Il mercato europeo prosegue il suo sviluppo ad un tasso superiore rispetto a quello registrato in America, mentre quello asiatico è stagnante a causa della crisi economica regionale. In Europa nel 1998 i crocieristi sono stati 1,4 milioni ed hanno prodotto un fatturato di 2,5 miliardi di dollari; nel 2000 è previsto il raggiungimento della quota di 2 milioni di passeggeri, favorito anche dall'entrata in servizio di navi di caratteristiche adatte al gusto dei crocieristi europei. C'è inoltre da considerare un interesse crescente dei tour operator per il mercato crocieristico europeo e c'è anche da tener conto delle conseguenze dell'introduzione della moneta unica, che dovrebbe contribuire allo sviluppo di questo settore con una gestione semplificata dei costi, delle tariffe e dei fatturati. Ma la flotta europea è mediamente troppo vecchia, e dovrà modernizzarsi seguendo l'esempio americano. La clientela europea, come quella d'oltre oceano è infatti sempre più esigente.
B.B.
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