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Gli scioperi dei ferrovieri in Francia stanno portando il sistema dei trasporti su rotaia in una situazione disastrosa, rinnovando il clima di sfiducia in questo mezzo di trasporto e compromettendo le già scarse prospettive di sviluppo del settore. E' inutile infatti auspicare il passaggio di una parte dei carichi di merce dalla strada alla via ferrata, come tutti gli uomini politici ripetono in convegni e riunioni, quando il trasporto ferroviario è lento e inaffidabile.
Questa situazione riguarda molte nazioni europee, ma soprattutto in Francia l'anno scorso gli scioperi hanno letteralmente compromesso il trasporto merci per ferrovia. I disservizi riscontrati nell'affidare i propri carichi alla SNCF, la società ferroviaria francese, sono stati evidenziati in un dossier basato sulle esperienze di quattro importanti clienti del trasporto ferroviario transalpino: la Sollac, che rappresenta un decimo del fatturato del trasporto merci SNCF, la Rhodia (il 2 per cento), la Sigma Magefi (l'1,5 per cento) e la Aluminium Pechiney, che contribuisce al fatturato SNCF con 86 milioni di franchi.
In particolare l'esperienza della Sollac, società del settore siderurgico, riassume ed evidenzia gli ostacoli più gravi incontrati nel 1997 e nei primi mesi del 1998 nelle spedizioni di carichi per ferrovia, che sono stati i seguenti:
- ritardi di due settimane nei transiti verso la Spagna, con la necessità di trasbordare i carichi su camion per non perdere i clienti
- da otto a dieci treni bloccati per più settimane verso Modane e tra le fabbriche di Fos e di Montataire e le fabbriche dei clienti torinesi, con arresto del lavoro nelle industrie che dovevano ricevere i carichi trasportati sui treni
- arresto del lavoro nelle fabbriche Sollac di Biache e di Mouzon
- blocco di alcune produzioni nelle fabbriche di automobili in Spagna e in Italia
I danni finanziari per la Sollac sono stati enormi. La stessa situazione di grave disagio vale per le altre società. |
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