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Il gruppo anglo norvegese Kvaerner abbandona il settore delle costruzioni navali
Adottato un drastico piano di risanamento che prevede il taglio di 25.000 posti di lavoro, un terzo del personale del gruppo
13 aprile 1999
Si attendevano dalla riunione di lunedì del Consiglio di amministrazione decisioni riguardo il destino del cantiere navale scozzese Kvaerner Govan. Invece, a sorpresa, l'importante gruppo anglo norvegese di progettazione e costruzione cantieristica navale Kvaerner ha annunciato oggi l'adozione di un grande piano di risanamento, che prevede una totale ristrutturazione delle sue attività per tornare nell'area del profitto e ricuperare solidità finanziaria e in particolare annuncia la clamorosa uscita dal settore della cantieristica.
Il Consiglio d'amministrazione del gruppo ha infatti approvato un piano che trasformerà il gruppo Kvaerner in un fornitore mondiale di servizi d'ingegneria e di costruzioni, proponendosi un margine di profitto del 4 per cento sulle vendite dal 2004. Gli elementi fondamentali del drastico piano di risanamento sono i seguenti:
abbandono del settore delle costruzioni navali, con una probabile perdita di 2 miliardi di corone norvegesi per il primo trimestre
abbandono di tutti i settori in passivo
ricavo di 3,5 miliardi di corone dall'abbandono di tutti i settori non istituzionali
altri 2 miliardi di dollari nel primo trimestre per accelerare la transizione al profitto
una riduzione dei costi di un miliardo di corone l'anno
riduzione del debito di 7 miliardi di corone dalla fine di quest'anno
rafforzamento del capitale del gruppo
riduzione del volume degli affari di 25 miliardi di corone mediante l'uscita dal gruppo di 25.000 dipendenti e trasformazione in un'entità più piccola con un fatturato di 55 miliardi di corone e 55.000 dipendenti
La decisione presa dal Consiglio d'amministrazione tocca tutti i settori di attività del gruppo. Per rafforzarne le basi il Consiglio proporrà un'emissione di diritti per 2 miliardi di corone.
Il piano di ristrutturazione ha già avuto la piena approvazione delle banche creditrici, con emendamento degli attuali contratti per prestiti.
Kjell E Almskog, presidente del Consiglio d'amministrazione, ha sottolineato i provvedimenti appena approvati, ed ha detto che il gruppo si propone di tornare ad una redditività del 2-3 per cento dal 2001 e del 3-4 per cento negli anni seguenti.
La decisione che appare più clamorosa è sicuramente quella di abbandonare il settore delle costruzioni navali. Il Consiglio d'amministrazione ha proposto tre soluzioni per realizzarla, una delle quali è una joint venture con un altro gruppo cantieristico.
Il gruppo norvegese ha inoltre intenzione di vendere entro il 1999 altre società impegnate nel settore siderurgico, in quello progettuale e nel comparto energetico. Kvaerner prevede di ottenere da queste cessioni circa 3,5 miliardi di corone norvegesi (453 milioni di dollari) e un profitto compreso tra i 500 e gli 800 milioni di corone.
Il fatturato delle aziende interessate dal piano di ristrutturazione del gruppo, che danno lavoro a 11.500 persone, ammonta a 13 miliardi di corone norvegesi.
Il piano di ristrutturazione prevede inoltre di dare il via ad una serie di operazioni che consentano tra l'altro un contenimento dei costi generali pari a 250 milioni di corone l'anno, grazie anche alla chiusura o al trasferimento di 33 sedi sparse in tutto il mondo e a tagli al personale, mentre altri 50-60 milioni di corone saranno risparmiate raggruppando le tre sedi londinesi in un solo edificio ad Hammersmith, nel West London.
Il settore cantieristico del gruppo Kvaerner, che occupa 10.600 persone, è specializzato nella costruzione di unità di vario tipo, tra cui navi crociera, LNG/LPG, chimichiere, portacontainer, unità posacavi, rompighiaccio e catamarani ad alta velocità. Gli stabilimenti del gruppo sono dislocati in Finlandia, Norvegia, Gran Bretagna, Russia e Singapore. Nell'ottobre 1997 Kvaerner aveva inoltre acquisito l'americano Philadelphia Naval Shipyard; la prima unità costruita nel cantiere statunitense sotto la nuova gestione sarà completata nel prossimo giugno.
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