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L'amministratore delegato della Costa Crociere Pier Luigi Foschi, presentando oggi a Napoli l'attività e le strategie del gruppo crocieristico, ha lamentato come l'attuale legislazione nazionale non consenta alle compagnie italiane di essere competitive in campo internazionale. In particolare Foschi ha portato ad esempio i registri internazionali di Olanda e Regno Unito che, ha rilevato, accolgono in pieno le aspettative del settore crocieristico. Foschi ha comunque auspicato che le richieste dell'armamento italiano possano essere accolte entro quest'anno.
Nel corso dell'incontro il presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Francesco Saverio Lauro, ha rilevato la crescita notevole del traffico crocieristico registrata recentemente nel porto campano, che è aumentato del 75 per cento nel biennio 1997-1998. In particolare nello scorso anno la crescita è stata del 41 per cento ed è stata raggiunta la quota di 334.000 crocieristi (91.000 portati dalle navi della Costa Crociere che prevede nel 2000 di raggiungere 120.000 unità). Un incremento che - ha detto Lauro - dovrà essere accompagnato da un potenziamento delle strutture dello scalo. In prospettiva infatti c'è il raddoppio della capacità ricettiva delle infrastrutture portuali dedicate alle crociere e anche la possibile triplicazione entro sei anni.
Il presidente dell'ente portuale ha sottolineato che oltre un terzo dei fondi ottenuti qualche giorno fa per la realizzazione di opere infrastrutturali (98,55 miliardi di lire in totale - inforMARE del 12 maggio) saranno utilizzati anche per potenziare le strutture turistiche del porto: verrà recuperato il vecchio molo militare San Vincenzo, realizzando tre approdi crocieristici, e saranno effettuati lavori di adeguamento e prolungamento (120 metri) del molo Angioino. Verranno inoltre realizzati quattro accosti adatti ad accogliere i traghetti veloci dell'ultima generazione all'Immacolatella e c'è anche in progetto la costruzione di una nuova stazione marittima.
Napoli ambisce a diventare la principale città crocieristica del Mediterraneo, ha aggiunto il sindaco della città Antonio Bassolino, spiegando che - pur mantenendo e sviluppando le caratteristiche commerciali e produttive del porto - lo scalo deve puntare a sviluppare la sua vocazione crocieristica.
L'ammiraglio Francesco Donato, comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, ha sottolineato infine come nel 1998 si siano registrati 328 approdi di navi da crociera. Per quest'anno ne erano previsti 380, ma - anche in conseguenza della guerra in atto nei Balcani - la stima è ora di circa 500 approdi.
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