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Dal prossimo 1° gennaio il porto belga di Gand verrà gestito da un'impresa portuale autonoma, come il porto di Anversa, mettendo fine allo statuto autonomo comunale che finora l'aveva retto. Il Consiglio d'amministrazione del porto sarà esclusivamente composto da rappresentanti dei partiti politici che fanno parte del Consiglio comunale, e verranno quindi esclusi il settore privato e i rappresentanti sindacali.
Il nuovo organismo che dovrà gestire lo scalo sarà chiamato a svolgere un'impresa di salvataggio complessa e ardua. Infatti per ragioni finanziarie, dopo aver venduto lo yacht di proprietà dell'ente portuale, l'Authority è ora costretta ad abolire il suo servizio di gru, nel quale sono impiegate 71 persone, che tuttavia, secondo il presidente Daniël Termont, non verranno licenziate. Ma sembra che in assenza di un ribaltamento della situazione, che appare improbabile, il porto dovrà cessare anche la fornitura d'acqua, la distribuzione di elettricità e addirittura il servizio antincendio, chiudendo praticamente il porto alle operazioni commerciali. |
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