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L'International Refrigerated Transportation Association (IRTA) non poteva trovare porto più adatto ad ospitare la propria quinta conferenza annuale del prossimo giugno che quello di Seattle, che l'anno scorso si è classificato al primo posto tra gli scali americani nella statistica dell'export di carico refrigerato. Secondo l'U.S. Census Bureau infatti, dalle banchine di Seattle sono partite 813.059 tonnellate di carico frigo, seguite da quelle dei porti di Oakland e di Long Beach rispettivamente con 794.857 e 565.181 tonnellate. Se invece si considerano sia imbarchi che sbarchi, Seattle con 871.680 tonnellate è al secondo posto: tallona Los Angeles che ha realizzato 872.582 tonnellate e precede Long Beach che ha totalizzato 845.338 tonnellate.
Il direttore commerciale della divisione Marine del porto, Steve Sewell, ha evidenziato i programmi di investimenti per supportare l'aumento del traffico delle merci frigo che si prevede avverrà nei prossimi anni. L'area del Terminal 18, gestita dalla Stevedoring Services of America, verrà raddoppiata e nel 2001 sarà di 200 acri, le prese di corrente a 480 volt da 700 diverranno 1.400 e quelle del Terminal 5 verranno triplicate, passando da 263 a 863. Inoltre l'Autorità Portuale ha destinato un investimento alla realizzazione di un sistema per il trattamento dei carichi refrigerati che devono essere messi a disposizione degli ispettori federali, quando durante il viaggio hanno subito un calo della temperatura rispetto a quella prestabilita.
La maggior parte dei carichi frigo che passano nel porto di Seattle sono costituiti da frutta, vegetali, pesce, carne e pollame. Le esportazioni comprendono patatine fritte, mele, pere, salmone, granchi, merluzzi, carne di bue e di maiale, polli, cereali, carote e piselli: tutti carichi diretti verso i mercati asiatico, europeo, sudamericano e mediorientale. Le importazioni sono costituite principalmente da mele e pere che arrivano dalla Nuova Zelanda, dal Cile e dall'Argentina.
La maggior parte dei carichi sono containerizzati, ma nel Terminal 91 vi sono installazioni anche per carichi frigo non in container, e queste installazioni vengono considerate con una delle chiavi del successo del porto in questo settore di traffico. Il Terminal 91 è collegato con la rete ferroviaria e con quella autostradale e dispone di circa 500 metri di banchina e di magazzini con celle frigorifere per frutta, carne e frutti di mare. Magazzini ed aree di stazionamento del terminal consentono il servizio contemporaneo a tre navi e la movimentazione di 500.000 cartoni di frutta. |
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