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Il Comitato Portuale di Napoli ha deliberato l'adeguamento funzionale dei moli Bausan, Flavio Gioia e Immacolatella
Gli interventi consentiranno l'attracco alle prime due banchine delle nuove portacontainer da 6.000 teu e la realizzazione, nella terza, di un terminal di cabotaggio
25 maggio 1999
Il Comitato Portuale di Napoli ha deliberato oggi all'unanimità l'adeguamento funzionale di tre importanti banchine del porto di Napoli: le opere riguardano l'allungamento di 42 metri del molo Bausan e del molo Flavio Gioia, oltre a quello di 40 + 85 metri del molo Immacolatella. I tre interventi fanno parte delle 10 opere infrastrutturali a suo tempo indicate dal Comitato Portuale quali opere prioritarie, da realizzarsi con i circa 100 miliardi di lire della legge 413 preassegnati al porto di Napoli.
La delibera odierna innesca un procedimento a cui seguirà un'analoga delibera comunale e del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e a cui farà seguito la presentazione e l'approvazione dei vari progetti esecutivi.
L'ente portuale sottolinea che questi interventi consentiranno, per quanto riguarda il Bausan e il Flavio Gioia, l'attracco di navi portacontenitori di nuova generazione da 6.000 teu, il cui impiego rientra nei programmi di alcuni dei principali operatori che utilizzano lo scalo marittimo di Napoli. In particolare il molo Bausan, che verrà portato sul lato di levante a 315 metri, vedrà l'attracco delle mega portacontainer della compagnia cinese COSCO e di altri armatori internazionali, mentre l'allungamento della banchina Flavio Gioia potrà essere modulato con una tempistica più ampia in virtù dei lavori già in corso, per oltre 30 miliardi di lire, di consolidamento e di approfondimento a -14 metri dell'ormeggio di levante della banchina, che passerà dagli attuali 248 a 290 metri.
Sul molo Immacolatella verrà inoltre creato un terminal di cabotaggio in grado di ospitare i traghetti della nuova generazione, tra cui la nuova unità della Tirrenia che misurerà circa 190 metri. Il terminal sarà dotato di ampie aree di parcheggio per autoveicoli e rotabili e potrà ospitare sino a 4 traghetti ro-ro ed in alternativa navi da crociera di dimensioni ragguardevoli (oltre 250 metri).
Le altre opere prioritarie per ciascun settore - ha precisato il presidente dell'ente portuale, Francesco Lauro - non necessitano di adeguamento funzionale e saranno approvate ciascuna singolarmente. I fondi saranno disponibili nel 2000 e verranno in misura considerevole destinati anche al settore delle riparazioni navali, per cui l'Autorità Portuale prevede interventi per circa 25 miliardi di lire ottenuti in parte anche grazie ai risparmi legati ai ribassi d'asta.
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