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Calo del traffico nel porto di Burgas causato dalla guerra nei Balcani
Le acciaierie serbe di Smederovo importavano rinfuse ed esportavano acciaio attraverso il porto del Mar Nero
15 giugno 1999
Il traffico merci nel porto di Burgas, nel Mar Nero, è calato negli ultimi tre anni dell'11 per cento nelle merci varie, del 18 per cento nelle rinfuse solide e del 10 per cento in quelle liquide. Solo i container sono aumentati, con un incremento che è stato tra il 1997 e il 1998 del 32 per cento.
Quest'anno il conflitto nei Balcani ha però determinato ripercussioni negative per le attività portuali di Burgas, provocando un sensibile calo dei traffici. Lo Stato federale jugoslavo ha infatti contribuito negli ultimi anni allo sviluppo dei traffici del porto bulgaro: le acciaierie serbe di Smederovo importavano infatti attraverso Burgas coke e minerale di ferro per produrre acciaio che esportavano utilizzando lo stesso porto. Ogni anno le merci jugoslave sbarcate e imbarcate a Burgas ammontavano in media a 1,5 milioni di tonnellate.
Ora i bombardamenti degli aerei della NATO e la distruzione di molte attività produttive in Serbia hanno ridotto a zero i transiti di carichi serbi attraverso il porto di Burgas. Solo la fine del conflitto e la ricostruzione delle industrie e dei settori produttivi colpiti dalla guerra possono contribuire alla ripresa del traffico.
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