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Il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia chiama i porti dell'Alto Tirreno ad una strategia comune
Interesse delle ferrovie tedesche per la piattaforma logistica veneta. La guerra nei Balcani ha penalizzato il settore crocieristico, ma ha alimentato correnti di traffico passeggeri e traghetti per Grecia e Turchia
9 giugno 1999
Una nutrita rappresentanza della 'piattaforma logistica veneta' si è presentata agli operatori e ai rappresentanti del mondo del trasporto europeo alla fiera "Transport 99" in svolgimento a Monaco di Baviera (inforMARE del 15 aprile). La delegazione comprendeva esponenti del Comune e dell'Autorità Portuale di Venezia, dei terminalisti portuali, dei Magazzini Generali di Verona e dell'aeroporto Marco Polo di Venezia.
L'intervento del Comune - ha affermato il vice sindaco di Venezia, Michele Vianello - testimonia "come l'amministrazione comunale dia importanza al sistema logistico-infrastrutturale veneziano e veneto, di cui il porto è diventato l'attività economica più importante della città, grazie soprattutto all'avvenuta privatizzazione delle banchine e alla liberalizzazione delle attività portuali". "Il porto di Venezia - ha aggiunto Vianello - si è profondamente trasformato in questi ultimi anni, puntando a settori merceologici di alto valore aggiunto come l'impiantistica, le merci varie, container e passeggeri, senza peraltro trascurare il traffico industriale, ponendosi così come un punto di riferimento per tutti quei traffici che dal Nord vanno verso il Sud del continente per trovare imbarco/sbarco nelle banchine portuali della Laguna".
Claudio Boniciolli, presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, ha invece rilanciato la necessità di una comune politica di range tra tutti i porti dell'Alto Adriatico, almeno da Trieste a Ravenna, con Monfalcone, Portonogaro e Chioggia, ricordando come la piattaforma logistica veneta si ponga oggi come nodo intermodale strategico nell'interscambio internazionale. "Ciò - ha detto Boniciolli - ha portato come conseguenza immediata l'attenzione delle ferrovie tedesche per quest'area che oggi, grazie ad una già collaudata 'politica delle alleanze', rappresenta un terreno fertile per investimenti di grande spessore europeo e mondiale".
Dante Bolognati, console della Compagnia Lavoratori Portuali e rappresentante dei terminalisti, ha sottolineato la riacquisita concorrenzialità e competitività dei servizi raggiunta grazie alla privatizzazione del porto: i terminal - ha detto Bolognati - "hanno registrato nel corso del '98 soddisfacenti incrementi di traffico richiamando l'interesse delle più prestigiose compagnie d'armamento mondiali, mentre la guerra dei Balcani - pur penalizzando il traffico crocieristico - ha alimentato maggiori correnti di traffico nel settore passeggeri e traghetti per Grecia e Turchia".
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