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Senza interventi sull'attuale politica dei trasporti condotta in Svizzera, il traffico merci su strada potrebbe aumentare fino al 40% entro i prossimi dieci anni. Ma è possibile ridurlo sensibilmente con opportuni provvedimenti. Lo afferma la società Ecoplan che su incarico del Servizio per lo Studio dei Trasporti e dell'Ufficio Federale dei Trasporti ha analizzato gli effetti sui trasporti dell'accordo bilaterale sui trasporti terrestri e delle diverse misure per una migliore offerta ferroviaria, comprendente tra l'altro la costruzione della NFTA, la riforma delle ferrovie e anche la richiesta di maggiori indennità per il traffico merci ferroviario. Lo studio, che è stato pubblicato dal Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia e della Comunicazioni (DATEC, 3003 Berna), giunge alla conclusione che nei prossimi anni è possibile ridurre sensibilmente l'aumento del traffico merci su strada e che il Consiglio federale intende trasferire dalla strada alla ferrovia buona parte del traffico merci attraverso le Alpi. E tale obiettivo potrà essere raggiunto con una nuova regolamentazione sui trasporti.
Fino al 2004, cioè durante la fase transitoria dell'accordo bilaterale sui trasporti terrestri, non verrà notata ancora alcuna diminuzione del volume del traffico, ma dopo quella data il numero delle corse di transito decrescerà costantemente, e il Consiglio federale potrà attuare l'articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi, al più tardi iniziando dall'inaugurazione della nuova galleria ferroviaria del San Gottardo.
Il Dipartimento considera lo studio come una conferma alla propria strategia in tema di trasporti e per questo motivo intende applicare in maniera coerente le misure di accompagnamento all'accordo bilaterale sui trasporti terrestri.
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