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Sistema computerizzato nel porto di Charleston (SC) per velocizzare il traffico container
Gli operatori portuali possono ora monitorare in qualsiasi momento la posizione di un container
26 luglio 1999
Il porto di Charleston (South Carolina) ha messo in attività un sistema computerizzato che dà agli spedizionieri e ai vettori la possibilità di monitorare in qualsiasi momento la localizzazione di un container. Il sistema è stato inaugurato nel terminal Columbus Street nello scorso gennaio e poi installato in altri due container terminal. Per la realizzazione del complesso sono stati spesi 4 milioni di dollari che il porto di Charleston ha impegnato nello scorso autunno come parte del piano di investimenti di 140 milioni di dollari in tre anni per potenziare le strutture portuali.
Il nuovo sistema permette di effettuare in tempo reale scambi di informazioni per chiunque abbia necessità di individuare l'esatta collocazione di un container.
Il sistema computerizzato permette d'aggiornare l'inventario di una nave appena caricata ed elimina la necessità di ottenere le informazioni cartacee con l'impiego di molte ore di lavoro. Il sistema computerizzato consente d'instradare immediatamente un container ad un importatore e di farglielo avere su uno chassis, per guadagnare tempo quando verrà spedito.
Il porto di Charleston, che è riuscito a ridurre di due terzi (da 70 a 24 minuti) il tempo di sosta in porto dei camion, tenta con il sistema computerizzato di ridurre ancora il tempo di sosta, tenendo conto che l'80 per cento dei container che passano sulle banchine di Charleston vengono trasportati da camion.
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