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L'accordo di massima sul rinnovo del contratto dei lavoratori portuali della costa ovest degli Stati Uniti, raggiunto poche ore fa, sembra aver scongiurato il ripetersi di scioperi che hanno rallentato sensibilmente nei giorni scorsi l'attività dei porti della West Coast. L'associazione dei lavoratori portuali, l'International Longshore and Warehouse Union (ILWU), e quella che rappresenta gli armatori e le imprese portuali che operano negli scali della California, dell'Oregon e di Washington, la Pacific Maritime Association (PMA), hanno infatti concluso trattative che si sono protratte per otto settimane e che erano diventate sempre più frenetiche dopo il 1° luglio, quando era scaduto il precedente contratto e quando erano state avviate una serie di agitazioni che da Oakland avevano iniziato a contagiare tutti gli scali del Pacifico.
Sono soddisfatti i protagonisti dell'intesa e tirano un sospiro di sollievo tutti gli operatori del trasporto che hanno a che fare con i porti statunitensi del Pacifico, attraverso i quali passa oltre il 50 per cento del traffico marittimo containerizzato degli Stati Uniti, per un valore stimato in 285 miliardi di dollari. Il vice presidente dell'ILWU, James Spinosa, ha affermato che è stato riconosciuto il duro lavoro che i portuali svolgono quotidianamente, mentre il presidente di PMA, Joseph Miniace, ha dichiarato che questo accordo proietta il lavoro sulle banchine dei porti del Pacifico in una nuova era.
L'intesa, che deve essere ancora ratificata ufficialmente e che avrà valore triennale, prevede nuovi riconoscimenti economici a favore dei lavoratori portuali, in particolare relativi al trattamento pensionistico. Da notare che già all'avvio delle trattative la PMA proprio in questo settore si era dichiarata disponibile a riconoscere ai lavoratori portuali aumenti compresi tra il 15 e il 32 per cento. L'ILWU si è invece impegnata a collaborare strettamente con le imprese portuali per incrementare l'affidabilità e la sicurezza dei servizi offerti agli utenti. Sebbene le clausole del nuovo contratto non siano ancora state rese note, i rappresentanti dei lavoratori portuali avrebbero garantito una maggiore flessibilità dei turni lavorativi e l'effettuazione delle ore di lavoro straordinarie necessarie per garantire una maggiore continuità nelle operazioni portuali.
B.B.
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