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Il 23 settembre il porto di Le Havre si presenterà a Milano
L'anno scorso lo scalo francese ha registrato un traffico di 66,92 milioni di tonnellate, di cui 12,19 di carichi containerizzati. Altri porti francesi interessati al mercato italiano
21 luglio 1999
Il prossimo 23 settembre si svolgerà a Milano (Hotel Michelangelo, ore 16:00) una conferenza stampa organizzata dal porto di Le Havre, che presenterà agli operatori italiani del trasporto merci i vantaggi che offre ad importatori ed esportatori di carichi per il Nord America e l'Estremo Oriente. Per le linee che collegano l'Asia orientale e il Nord America al Nord Europa è il primo porto d'ingresso in Europa per le navi in arrivo e l'ultimo in uscita per quelle in partenza. L'anno scorso ha registrato un traffico di 66,92 milioni di tonnellate, di cui 12,19 milioni di carichi containerizzati. Vi possono accedere anche le grandi postpanamax.
Tra le industrie dell'Italia settentrionale e il porto francese c'è già un traffico di transito rilevante nel settore dei container, che potrà crescere grazie allo sviluppo dei collegamenti terrestri, sia su gomma che per rotaia, con l'attuazione del grande progetto "Port 2000", che i responsabili del porto presenteranno in occasione della conferenza stampa.
Si tratta di un'azione promozionale che avrà sicuramente buoni risultati, favorita anche dall'incapacità dei porti italiani di organizzare e offrire alla potenziale clientela condizioni di favore. E mentre i dirigenti dei porti nordeuropei vengono in Italia a presentare ciò che i loro sistemi portuali sanno offrire, i responsabili dei porti italiani (ad esempio i poteri forti paralleli del porto di Genova) vanno all'estero per capire ciò che gli altri sanno fare.
E vi sono anche altri quattro porti della costa francese dell'Atlantico che hanno deciso di far promozione comune. Sono i porti di Brest, Lorient, Nantes-Saint Nazaire e La Rochelle, che hanno edito una pubblicazione intitolata "La soluzione logistica". I quattro porti nel 1998 hanno realizzato un traffico complessivo di 43 milioni di tonnellate, che li definisce il quarto polo portuale francese al servizio di una regione di sette milioni di abitanti. I quattro porti danno lavoro direttamente a 7.000 persone, con un indotto di 40.000 persone nelle regioni della Bretagna, della Loira e del Poitou-Charentes. I quattro porti mettono l'accento sulla possibilità che offrono di dare libero accesso al centro del continente europeo: "all'entrata della Manica - afferma la pubblicazione - i quattro porti sono all'incrocio delle grandi rotte oceaniche che collegano l'Europa ai grandi mercati mondiali".
L'interesse di tutti i porti francesi per il mercato italiano è sottolineato dall'apertura di un ufficio delle ferrovie francesi a Milano.
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