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E' continuato ad aumentare negli Stati Uniti il deficit del commercio con l'estero che ha raggiunto lo scorso maggio il livello record di 21,3 miliardi di dollari, portando le proiezioni di fine anno al primato storico di 224,8 miliardi di dollari. Sempre sensibile la differenza tra import ed export, dovuta al costante aumento del valore del dollaro su tutte le valute, compreso l'euro: negli USA in maggio le importazioni sono cresciute di 2,1 miliardi di dollari (circa +2%), mentre le esportazioni sono diminuite di 600 milioni di dollari (-0,8%) registrando il sesto valore mensile negativo negli ultimi sette mesi. Nel periodo gennaio - maggio di quest'anno invece le importazioni sono salite del 6%, mentre la flessione nelle esportazioni è stata dell'1%.
Secondo i dati comunicati dal Dipartimento del Commercio, il deficit di 21,3 miliardi di dollari di maggio (contro 18,591 miliardi in aprile) ha registrato incrementi in particolare nei riguardi del Messico, dell'Europa e della Cina. E' calato invece quello con il Giappone.
Le importazioni di beni e servizi in maggio sono arrivate a 98,941 miliardi di dollari, toccando un primato che deve attribuirsi in gran parte all'aumento del volume e del prezzo del greggio e degli acquisti di auto e di computer.
Le esportazioni sono ammontate a 77,605 miliardi in maggio, segnando come detto una flessione dello 0,8%, mentre in aprile erano aumentate dell'1,5%. Il maggior calo dell'export nel mese è stato registrato nelle vendite di aerei civili e di auto.
La situazione - che ha fatto dire a Janet Yellen, capo dello staff di economisti del presidente Bill Clinton, che "gli Stati Uniti sono l'invidia del mondo" - finora non ha causato problemi all'economia americana grazie alla sua straordinaria capacità di finanziare il deficit. Vi sono inoltre segni di un probabile calo del deficit nei prossimi mesi con una possibile crescita delle esportazioni.
Questo exploit dell'economia americana si riflette nel movimento portuale. Le esportazioni dai porti di Los Angeles e Long Beach sono state più alte in maggio che nello stesso mese dello scorso anno, con forti spedizioni di carta da macero, acciaio, cavi per l'elettricità e apparecchiature pesanti. Le esportazioni da Long Beach, il maggior porto statunitense, sono aumentate in maggio del 3,8 per cento. Nel porto di Los Angeles il traffico container è cresciuto del 2,9 per cento rispetto al maggio del 1998.
Contemporaneamente all'esame del commercio estero e del traffico portuale, il segretario al Commercio, William M. Daley, ha annunciato la decisione di effettuare indagini antidumping relative al settore delle lamiere d'acciaio, che riguardano Francia, India, Indonesia, Italia, Corea e Giappone, e altre indagini antidumping sul comparto delle condutture, che coinvolgono Giappone, Messico, Repubblica Ceca, Romania e Sudafrica. |
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