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Hyundai Heavy Industries acquisisce una serie di ordinazioni e opzioni per la costruzione di 30 navi
Dall'inizio dell'anno le commesse ricevute da HHI ammontano a 1,8 miliardi di dollari
27 luglio 1999
Hyundai Heavy Industries (HHI) sta acquisendo una serie di nuove commesse che dovrebbero portare il portafoglio ordini 1999 a 3,85 miliardi di dollari USA, la quota che la società si era prefissa come massimo obiettivo per quest'anno. L'anno scorso gli ordini erano ammontati a circa 3,1 miliardi di dollari.
Il gruppo cantieristico sudcoreano, a seguito della flessione degli ordini registrata nella scorsa primavera, sembrava impossibilitato a seguire la tabella di marcia del programma stabilito per il 1999. Il management aveva inoltre previsto una ulteriore contrazione delle ordinazioni e il gruppo Hyundai aveva dichiarato l'intenzione di ridurre il suo impegno nel settore della cantieristica navale. Se il comparto garantisce attualmente - almeno in terra asiatica - forti profitti, cresce infatti l'incertezza sugli sviluppi del mercato e sulla consistenza e solidità dei gruppi cantieristici orientali, impegnati nel mantenere un elevato livello di produzione anche in vista di possibili cessioni o fusioni, previste e auspicate da una vasta schiera di analisti.
HHI ha comunque ora portato a termine una serie di importanti contratti e ha stretto accordi che potrebbero garantire al gruppo il raggiungimento del traguardo iniziale. La società sudcoreana ha infatti siglato un contratto con una compagnia armatrice tedesca per la costruzione di 10 navi portacontainer da 2.500 teu. Con questa commessa l'ammontare di ordinazioni acquisito dall'inizio dell'anno è di complessivi 1,8 miliardi di dollari per la costruzione di 35 navi. Hyundai Heavy Industries ha inoltre stretto accordi preliminari ed ha opzioni per la realizzazione di altre 20 navi per un totale di 1,2 miliardi di dollari. Con questi accordi i cantieri della HHI hanno di fronte due anni e mezzo di lavoro, che complessivamente riguardano la realizzazione di 110 navi per 6 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda invece le consegne, il gruppo sudcoreano ne in programma quest'anno 59 per complessive 3,7 milioni di tonnellate di stazza.
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