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La WTO ritiene irregolari gli incentivi fiscali sulle esportazioni concessi alle aziende USA
Le agevolazioni ammonterebbero secondo l'UE a 2 miliardi di dollari l'anno
28 luglio 1999
La World Trade Organization (WTO) ha giudicato irregolari gli incentivi fiscali sulle esportazioni concessi dal governo statunitense, accogliendo le proteste dell'Unione Europea. Il commissario UE, Leon Brittan, si era infatti schierato contro i vantaggi garantiti alle aziende d'oltreoceano da questa decisione del governo americano. Secondo la Commissione UE lo schema fiscale della statunitense Foreign Sales Corporation (FSC) concedeva agevolazioni alle imprese per circa 2 miliardi di dollari l'anno. "Queste agevolazioni alle esportazioni - aveva detto Brittan - hanno creato un grande squilibrio nel mercato internazionale, garantendo un concreto e non lecito vantaggio ai prodotti statunitensi".
Per contro la settimana scorsa gli Stati Uniti avevano dichiarato l'intenzione di voler applicare pesanti imposte su molti prodotti europei, come ritorsione per il mancato rispetto da parte dell'Unione Europea delle disposizioni della WTO circa il divieto sulle importazioni di carne proveniente da allevamenti che usano trattamenti agli ormoni sui bovini.
Si tratta di episodi di una lunga disputa sui traffici internazionali che oppone Europea e Stati Uniti. Nello scontro precedente la WTO aveva viceversa giudicato ammissibili le sanzioni statunitensi applicate come ritorsione alle normative europee sull'importazione di banane.
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