Vanno male le attività della compagnia nazionale sudafricana di trasporti Transnet, che nel 1998 aveva registrato un utile di 45 milioni di dollari USA, ma che per quest'anno prevede un passivo di 75 milioni di dollari. Negli anni scorsi la società aveva ridotto il personale di 17.000 unità, riuscendo appunto a realizzare un utile di bilancio, ma ora si trova costretta a tagliare le attività passive e a privatizzare le società del gruppo troppo deficitarie.
Secondo il direttore generale della società all'origine del passivo che la società registrerà a fine 1999 vi sono i deficit delle società ausiliarie del gruppo, come Spoornet, che opera nel trasporto ferroviario ed è la più importante rete ferroviaria africana. Spoornet avrà infatti un passivo di 23 milioni di dollari e dovrà ridurre il numero dei dipendenti, con un taglio compreso tra 18.000 e 27.000 unità. Anche Autonet, società del gruppo che effettua il trasporto stradale, registrerà una perdita di 12 milioni di dollari.
Tuttavia i piani della Transnet si scontrano con la potente centrale sindacale Cosatu, che ha 1,8 milioni d'iscritti e che intende intraprendere un'azione radicale per bloccare il programma di licenziamenti. Decine di migliaia di ferrovieri hanno già effettuato a Johannesburg scioperi e cortei di protesta. |
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