Il trasporto merci per via ferrata continua a recedere in Francia. Nei primi cinque mesi di quest'anno la Société Nationale des Chemins de fer Francais (SNCF) ha registrato un calo del 7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli introiti sono stati inferiori di 600 milioni di franchi (91,5 milioni di euro) rispetto alle previsioni. La società ha economizzato nello stesso periodo di tempo 200 milioni di franchi più di quanto previsto, quindi il calo delle entrate si può calcolare in 400 milioni di granchi.
La situazione, che può definirsi sicuramente grave in un settore in cui tutte le altre nazioni stanno registrando anche piccoli progressi, è stata determinata dagli scioperi del personale. "La conflittualità eccessiva che si riscontra nei dipendenti delle SNCF - ha dichiarato il presidente della società, Louis Gallois - è il maggior ostacolo posto sulla via dello sviluppo del trasporto ferroviario merci". Anche il servizio Sernam di spedizione piccoli colli ha registrato meno introiti, e il presidente Gallois pensa ad una soluzione che comprenda l'alleanza con un partner.
La situazione delle SNCF è certamente molto grave, e dipende in larga misura dal ferreo statuto dei dipendenti, che nessun governo sembra osare attaccare per tema della reazione dei sindacati. In più l'attuale ministro dei Trasporti, Jean Claude Gayssot, è un vecchio sindacalista delle SNCF. |
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