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La filippina Domestic Shipowners Association chiede l'autorizzazione per aumenti dei biglietti di viaggio e dei noli marittimi del 31,31 per cento
Si oppongono alla richiesta gli ambienti industriali e la Mandaue Chamber of Commerce
9 settembre 1999
La filippina Domestic Shipowners Association (DSA) aveva proposto nello scorso maggio alla Maritime Industry Authority (Marina) un aumento delle tariffe di passaggio per i passeggeri e dei noli merci del 21,75 per cento. Ed ora, nonostante l'opposizione degli ambienti industriali, ha chiesto di portare l'aumento al 31,31 per cento.
Bert Emphasis, presidente della Mandaue Chamber of Commerce and Industry della provincia di Cebu, ha invitato la DSA a riconsiderare la proposta, perché un incremento delle tariffe marittime impedirebbe la ripresa dell'economia nazionale. Il calo dell'1,9 per cento registrato nel settore industriale dimostra che il settore economico non si è ancora ripreso dalla crisi che ha scosso le nazioni asiatiche. Il mercato è ancora molto contratto e la domanda di prodotti di consumo rimane bassa. Un aumento delle rate di nolo influirà sul mercato di Cebu, che dipende molto dal trasporto marittimo per gli approvvigionamenti di merci e materiale grezzo, e farà aumentare i prezzi dei prodotti filippini, ponendoli fuori mercato.
E l'aumento colpirà particolarmente i piccoli esportatori, perché quelli più importanti potranno sempre ottenere prezzi scontati dalle compagnie di navigazione.
D'altra parte è necessario dire che l'aumento richiesto del 31,31 per cento dovrebbe permettere alle compagnie armatoriali di ottenere un ritorno sugli investimenti del 12 per cento come calcolato per i servizi pubblici. E l'aumento inizialmente chiesto del 21,75 per cento si basava sui bilanci del 1997. Ora la Maritime Industry Authority sta esaminando i bilanci del 1998 che le aziende hanno presentato, per dare una risposta alla seconda richiesta di aumenti di biglietti di passaggio e di noli marittimi.
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