I risultati dello scorso mese di aprile del traffico autostradale non possono che evidenziare le ripercussioni che la chiusura al traffico in marzo del Traforo del Monte Bianco ha comportato nei traffici dell'Italia nordoccidentale.
Gli itinerari della Valle d'Aosta e ad essa connessi, malgrado il Traforo del Gran San Bernardo sia stato riempito di traffico (oltre il 50% in più di veicoli leggeri e circa il 17% in più di veicoli pesanti), sono stati necessariamente abbandonati dai traffici internazionali. Questi, oltre che sul Traforo del Gran San Bernardo, si sono riversati sul Traforo del Frejus e quindi sull'itinerario Torino-Bardonecchia che ha registrato un aumento di traffico di circa il 18% per i veicoli leggeri e di quasi il 70% dei veicoli merci. Di conseguenza anche il tratto Torino-Milano ha visto crescere il traffico soprattutto nella sua tratta Torino-Santhià.
E' evidente che il traffico commerciale ed industriale più degli altri, stante la sua rigidità nei tempi, nelle origini e nelle destinazioni, ha dovuto immediatamente variare le proprie rotte.
In aprile il traffico dei veicoli pesanti ha totalizzato in generale 1.339,1 milioni di veicoli-km, con un incremento del 2,3% sul risultato dell'aprile del 1998. Sono stati registrati aumenti in quasi tutti i tratti autostradali, in particolare sulla T4 (Traforo del Frejus) e A32 (Torino-Bardonecchia), con il 69,9%. Diminuzioni si sono avute invece sulla A5 (Sarre-Morgex) con -87,5%, sulla A5 Quincinetto-Aosta Ovest e sul raccordo A5-SS27 del Gran San Bernardo con -48,6%, sulla A5 Torino-Ivrea-Quincinetto, A4-A5 Ivrea-Santhià e sul sistema tangenziale di Torino con -25,6%, e sulla A3 Napoli-Pompei-Salerno con -2,3%.
Il consuntivo dei primi quattro mesi di quest'anno, 4.957,3 milioni di veicoli-km, riflette i dati di aprile con diminuzioni di traffico negli stessi settori autostradali, oltre ad un leggero calo (-0,3%) sulla A6 Torino-Savona. |
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