Pianificazione strategica, concessioni, tariffe, formazione, ruolo delle autorità portuali sono stati solo alcuni degli argomenti trattati nell'ambito del seminario organizzato martedì 14 e mercoledì 15 settembre, presso il centro studi Villa Marigola di Lerici, dalla Scuola Nazionale Trasporti e Logistica presieduta dall'avv. Pier Gino Scardigli, che ne ha aperto i lavori.
Il seminario "Confronto tra porti nord e sud europei - Processi di globalizzazione ed integrazione, alleanze e concorrenze tra porti ed archi portuali per meglio organizzare le catene logistiche", rientrava nell'ambito del progetto interregionale di sviluppo dei sistemi portuali a cui aderiscono cinque Regioni: Liguria (promotrice), Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Calabria e ha visto la partecipazione di manager del settore.
Dopo gli interventi del presidente della Maior Management Consultants, Andrea Costa, già amministratore delegato del gruppo Contship Italia, del direttore della Ditea (Università di Genova), Pietro Genco, e del marketing manager della Contship Italia, Jeffrey Drake, sono intervenuti anche José Rodriguez, direttore commerciale del porto di Barcellona, e Maurice Bosch, manager del Business Intelligence Unit del porto di Rotterdam che hanno presentato le loro esperienze e i principi su cui si ispirano gli scali su cui operano.
Dal confronto fra gli operatori sono emerse numerose proposte a cominciare dall'inserimento in rete del sistema portuale del Mediterraneo affinché piccoli scali, se collegati con quelli più grandi, possano generare un'offerta, in termini di servizi, di assoluta qualità. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre connettere al tempo stesso il sistema di rete degli operatori con quello dell'autorità portuale.
Sollevato anche il problema sulle concessioni dal punto di vista dell'esigenza di un coordinamento nella fissazione dell'entità dei canoni, ma soprattutto dal lato della durata: un terminalista, infatti, non può reperire cospicui finanziamenti quando la concessione viene rilasciata per appena tre anni. Dal seminario è partita così la proposta d'intervento dell'autorità portuale di aumentare tale durata a seconda della capacità imprenditoriale del progetto presentato dal soggetto richiedente la concessione.
A proposito del sensibile calo delle tariffe, che ha portato il costo di manipolazione di un container dalle 360 mila lire di alcuni anni fa alle attuali 160 mila, Andrea Costa ha invece affermato che "innanzitutto bisogna trasformare il fatto portuale da mero scambio mare - terra in un flusso logistico ben congegnato che coinvolga l'intermodalità, la tipologia del mercato della merce, il magazzinaggio, la lavorazione, la piccola lavorazione, le alleanze. Ogni singolo processo crea valore aggiunto, alza la remuneratività dell'operazione tale da mantenere basse tariffe ed elevata qualità dei servizi".
Sulla pianificazione strategica, Maurice Bosch ha dichiarato che il porto di Rotterdam può usufruire di una pianificazione previsionale proiettata addirittura fino al 2020. "Purtroppo l'operatore italiano - ha proseguito Costa - dispone di dati scarsi, di difficile lettura e molto spesso inaffidabili. Di conseguenza diventa pressoché impossibile svolgere un'attività previsionale realistica su cui poter operare ed investire nel futuro. Per questo, creare un sistema di rete fra porti significa pure poter raccogliere dati in modo capillare ed empirico". Stesso ragionamento anche per la formazione professionale. "Ancora troppo frazionata - hanno dichiarato i manager presenti al seminario - crea dispersione di risorse e diventa difficile raggiungere certi obiettivi. Un buon punto di coesione potrebbe essere rappresentato proprio dalla Scuola nazionale trasporti e logistica".
Al termine del seminario è stata presentata anche la bozza del "Fact Book", si tratta di un documento dove sono illustrati dati sull'attività portuale internazionale e nazionale, informazioni economiche e scenari futuri. Ogni manager confronterà i contenuti del documento con la propria realtà aziendale e territoriale e, per il prossimo dicembre, in occasione di un nuovo seminario, è prevista la stesura definitiva del testo, che potrà rappresentare un prezioso strumento per tutti gli operatori del settore.
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