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Il Comitato Portuale del porto di Napoli ha approvato oggi quattro progetti per il potenziamento delle strutture dello scalo
Si tratta degli allungamenti del molo Bausan, del molo Flavio Gioia, del molo Immacolatella Vecchia e del tombamento dell'alveo Pollena per una spesa complessiva di oltre 50 miliardi di lire
16 settembre 1999
Prende ulteriore corpo l'attuazione della politica di rilancio del porto di Napoli delineata nel Piano Operativo Triennale e recepita nel nuovo Piano Regolatore Portuale in via di elaborazione.
Il Comitato Portuale infatti stamattina ha approvato, ai fini della conformità con le linee strategiche di sviluppo dello scalo partenopeo, quattro progetti definitivi inviandoli a Roma al Consiglio Superiore del Lavori Pubblici per le verifiche tecnico-amministrative. Lo stesso Consiglio Superiore esaminerà nei prossimi giorni anche gli adeguamenti tecnico funzionali al Piano Regolatore Portuale già approvati dal Comitato Portuale e dalla giunta comunale.
. I progetti rientrano tra le opere che dovranno essere realizzate con i fondi della legge 413, che ha destinato circa 1100 miliardi ai porti italiani di cui 98 assegnati al porto di Napoli, oltre che con i fondi dell'Autorità Portuale e di costituiscono una prima tranche. Gli altri interventi interessano il settore crocieristico, quello delle riparazioni navali ed ancora il settore commerciale (Darsena di Levante).
Per il molo Bausan come per il molo Flavio Gioia il progetto di adeguamento riguarda l'allungamento di 42 metri dei moli in modo da consentire l'attracco di navi portacontenitori di nuova generazione.
"Con tali interventi - ha commentato il presidente dell'ente portuale, Francesco Lauro - compiamo un importante passo in avanti nell'attuazione della strategia delineata nel POT e finalizzata all'ampliamento ed all'ammodernamento dello scalo. Difatti con l'allungamento delle banchine creiamo le condizioni per attrarre nuove linee di traffico. Con l'approvazione, avvenuta anch'essa oggi, della variante per il completamento dei lavori del nuovo fascio di binari diamo un ulteriore importante contributo alla costruzione di un sistema integrato di trasporto intermodale. Anzi devo aggiungere che quando l'opera, dell'importo di 66 miliardi, sarà completata (primavera del 2000), il porto avrà un terminal intermodale tra i più moderni in grado di collegarlo meglio ai diversi punti di destinazione della merce. Il completamento dell'alveo Pollena dovrà assicurare maggiori spazi operativi ai terminalisti. E' dunque un'opera funzionale alla nostra scelta di dare maggiori spazi a chi opera nel campo dei containers".
I lavori di consolidamento e di adeguamento del molo Immacolatella Vecchia, che sarà destinato ai traghetti Tirrenia e nella cui area sorgerà anche un terminal per il cabotaggio, prevedono un ampliamento di 40 metri in testata, allungato di 85 metri nel pennello, in modo da poter ormeggiare sino a 4 traghetti ro-ro ed in alternativa navi da crociera di dimensioni ragguardevoli (oltre 250 metri).
Nel corso della seduta odierna è stato anche approvato il protocollo d'intesa con la Soprintendenza ai Beni Ambientali ed il ministero dei Lavori Pubblici che dovrà in tempi rapidi assicurare la predisposizione del progetto di restauro dell'antico molo San Vincenzo (costo presunto circa 16 miliardi), su cui è previsto l'attracco di navi da crociera, grandi yacht e che dovrà diventare una delle più belle passeggiate a mare per i turisti e per i napoletani.
E' stato infine approvato un progetto esecutivo per un primo intervento nel porticciolo di Mergellina, del costo di 2,75 miliardi, che interesserà la scogliera della diga ed il Pontile Sant'Antonio con il ripristino, secondo i dettami della Soprintendenza, degli ormeggi dei pescatori.
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