Prima delle sanzioni imposte dall'ONU nel 1990 dopo l'invasione del Kuwait da parte delle truppe di Baghdad, le importazioni irachene via mare assommavano a 12 milioni di tonnellate l'anno. I prodotti alimentari, specialmente cereali e zucchero, che in virtù di un accordo con l'Organizzazione delle Nazioni Unite sono importati in Iraq, attualmente vengono sbarcati nei porti siriani e raggiungono l'Iraq per via stradale. Ma il trasporto risulterebbe più economico e più sicuro se potesse essere effettuato via ferrovia.
Vi sono due linee ferroviarie tra Iraq e Siria, chiuse da quando iniziò la guerra tra Iraq e Iran. La prima collega la città di Rabia al-Yaroubiah, nella parte settentrionale dell'Iraq, con la rete ferroviaria siriana e turca ad Hasakah. La seconda linea, completata soltanto sul territorio iracheno ed utilizzata per il trasporto dei passeggeri fino al confine siriano, va da Al-kaem in Iraq ad Abu in Siria.
Attualmente sono in corso negoziati per riattivare i trasporti tra Iraq e Siria, che includono anche la possibilità di uso da parte irachena degli aeroporti siriani. Vi è inoltre attesa per l'abolizione delle sanzioni da parte dell'ONU, che potrebbero facilitare i rapporti tra le due nazioni mediorientali.
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