Venerdì 8 ottobre sarà presentata a Porto Marghera agli operatori economici ed ai rappresentanti delle istituzioni l'iniziativa del Consorzio Multimodale Darsena, promossa a partire dal 1995 dal Comune di Venezia con l'intento di localizzare una ventina di imprese del settore trasportistico in aree retroportuali, abbandonando luoghi densamente popolati della città. Autorità Portuale e amministrazione comunale di Venezia avevano poi siglato nel 1996 un documento di intesa affinché potesse essere favorito lo sviluppo di queste attività, previo il raggiungimento di accordi per la riconversione industriale di aree dismesse (ex Agrimont ed ex Ausidet). L'iniziativa, grazie ad investimenti privati e all'attività della società La Immobiliare Veneziana del Comune di Venezia, ha portato alla riconversione di 27 ettari di terreno.
Il piano di recupero di aree industriali, approvato dal Comune nel luglio 1998, che ha anche compreso consistenti bonifiche, pone oggi al servizio delle attività logistiche del retroporto veneziano 220.000 metri quadrati di superfici utilizzabili e 60.000 metri quadrati di aree coperte. Sono inoltre in corso di realizzazione 55.000 metri quadrati di opere civili dedicate alla viabilità e parcheggi direttamente raccordati alla rete portuale. L'area, che conta anche su 2.000 metri di collegamenti ferroviari, ospita attualmente 21 aziende per complessivi 286 addetti, con una previsione di crescita occupazionale che indica un totale complessivo di 430 unità.
L'attività delle aziende del Consorzio Multimodale Darsena, che consente un miglioramento dei servizi rivolti al traffico commerciale che si sviluppa anche dai terminal portuali veneziani, prevede inoltre lo svolgimento di nuovi servizi alle merci (imballaggi, custodie, giacenze) e l'avvio di nuove funzioni terziarie specializzate. |
|