Prima della guerra con l'Eritrea, determinata da un contenzioso sui territori di confine, l'Etiopia - paese senza sbocchi al mare - importava ed esportava molti carichi attraverso il porto eritreo di Assab. Poi, aperte le ostilità nel maggio del 1998, si servì del porto di Gibuti.
Il coordinatore etiopico delle operazioni d'import-export, Mohammed Berihu, ha programmato per quest'anno l'importazione attraverso questo porto di 1,5 milioni di tonnellate di fertilizzanti e di sale e 1,1 miliardi di litri di fuel.
L'anno scorso sono entrati in Etiopia attraverso le banchine del porto di Gibuti 128.000 tonnellate di carico secco, con un incremento del 64 per cento rispetto all'anno precedente, e 97,4 milioni di litri di carico liquido, con un aumento del 38 per cento.
Le merci esportate dall'Etiopia attraverso il porto di Gibuti sono ammontate mediamente l'anno scorso a 15.736 tonnellate il mese, il 14 per cento più di quanto di quanto esportato in precedenza attraverso le banchine di Assab (13.788 tonnellate il mese), porto che era il maggior sbocco delle merci etiopiche prima che l'Eritrea proclamasse l'indipendenza nel maggio del 1993.
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