Le conseguenze del terremoto si faranno sentire anche sull'andamento dell'economia di Taiwan, che quest'anno - secondo i risultati di uno studio del Chung-Hwa Institute for Economic Research (CIER) - subirà un rallentamento. Le previsioni di crescita per l'ultimo trimestre dell'anno - fortemente colpito sotto il punto di vista economico dagli effetti del sisma - sono infatti state ridotte di poco meno di un punto percentuale e sono state portate a +5,07% contro +6,01% previsto all'inizio dell'estate.
Il CIER ha previsto che l'incremento complessivo di quest'anno raggiungerà +5,32%, contro una stima precedente di +5,5%. La flessione sarebbe potuta essere più accentuata se l'andamento del secondo trimestre di quest'anno non avesse superato la previsione, fissata in +5,03%, raggiungendo invece +6,54%.
Lo stesso istituto di ricerca ha però stimato che il prossimo anno si verificherà nuovamente un'accelerazione, favorita dall'attività di ricostruzione. Le risorse destinate alla ricostruzione potrebbero però essere sottratte alla realizzazione di progetti importanti, quali ad esempio la costruzione di linee ferroviarie ad alta velocità. L'istituto di ricerca ha infatti ammonito che, se gli investimenti interni dovessero scendere l'anno prossimo sotto 1,26 miliardi di dollari USA, la crescita dell'economia raggiungerebbe solo +5,18%.
Il CIER ha valutato che il terremoto sottrarrà 94,5 miliardi di dollari alle esportazioni di Taiwan dell'ultimo trimestre di quest'anno, mentre nei primi tre trimestri del 2000 l'export trimestrale si manterrà entro i 2,5 miliardi di dollari.
Il terremoto dello scorso 21 settembre ha comunque già fatto sentire i suoi effetti sui volumi di scambio riferiti allo stesso mese in cui è avvenuta la prima e più violenta scossa sismica. Secondo i consuntivi comunicati dal ministero delle Finanze, in settembre le esportazioni (valore 9,56 miliardi di dollari) sono cresciute dello 0,9% rispetto allo stesso mese del 1998, mentre le importazioni (8,4 miliardi di dollari) sono diminuite dello 0,1%. I dati contrastano con i sensibili aumenti registrati in ambedue le correnti di traffico nei precedenti mesi di agosto e luglio. Nei primi nove mesi di quest'anno le esportazioni e le importazioni sono salite rispettivamente del 6,2% e dell'1,4%.
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